Migranti, Magi a Fanpage.it: “Dobbiamo superare la Bossi-Fini, basta approcci repressivi”
Bisogna superare la legge Bossi-Fini sull'immigrazione. A dirlo è il segretario di Più Europa, Riccardo Magi, che ha presentato una proposta di legge per superare la normativa del 2003, andando invece verso un sistema che renda più facili le regolarizzazioni. Una strada totalmente diversa da quella che sta invece prendendo il governo: Giorgia Meloni ha annunciato un decreto contro trafficanti e scafisti per fermare i flussi migratori irregolari, mentre Matteo Salvini spinge per tornare ai decreti Sicurezza.
"Cosa deve accadere ancora per comprendere che l'unica possibilità di governo dei fenomeni migratori è quella improntata al rispetto dei diritti, al senso di umanità e al pragmatismo?", ha commentato Magi in un'intervista con Fanpage.it.
Ha presentato una proposta di legge per modificare la Bossi-Fini. Perché è arrivato il momento di cambiare quella legge?
Ho ripresentato sin dall'inizio della legislatura la proposta di legge promossa con la campagna Ero straniero con il contributo delle organizzazioni che poi autorevolmente in Italia si occupano di immigrazione, di accoglienza e integrazione. A 25 anni dall'introduzione della Bossi-Fini persino lo stesso Fini ormai la considera una normativa da superare. Il nostro Paese vive questa situazione schizofrenica: abbiamo un sistema produttivo che chiede con forza un numero maggiore di lavoratori stranieri regolari e molti cittadini stranieri che vorrebbero venire nel nostro Paese a lavorare, ma abbiamo al contempo una legge che impedisce l'incontro effettivo tra queste due esigenze e spinte. Anzi una legge rigida che crea ostacoli alla regolarizzazione, ad esempio qualcuno può spiegare perché per gli stranieri irregolari che sono già in Italia non è possibile regolarizzarsi neanche quando c'è un datore di lavoro pronto ad assumerli? Ero straniero chiede anche questo. Insomma, cosa deve accadere ancora per comprendere che l'unica possibilità di governo dei fenomeni migratori è quella improntata al rispetto dei diritti, al senso di umanità e al pragmatismo, cogliendo i benefici dell'integrazione?
Cosa è successo ieri in commissione?
La foga della maggioranza di destra di piantare bandierine e anche le divisioni al loro interno li hanno portati a forzare l'avvio dell'esame della proposta della Lega che ha l'obiettivo di tornare ai decreti Salvini. Come opposizioni avevamo chiesto un rinvio perché proprio nelle stesse ore era atteso il decreto del governo sullo stesso oggetto. Inoltre avevo chiesto l'abbinamento della proposta Ero straniero che non è stato concesso dal presidente. Per questi motivi abbiamo abbandonato l'aula.
Il governo ha annunciato che rafforzerà i canali legali con i decreti flussi, mentre contrasterà le vie irregolari con una nuova fattispecie di reato universale. Cosa ne pensa?
Che l'aumento flussi sarà comunque insufficiente rispetto alla domanda che viene dal nostro sistema produttivo. Non si è voluto modificare l'impianto della legge vigente usando davvero l'immigrazione regolare per ridurre quella irregolare, si persevera con l'approccio repressivo e di polizia. La verità è che la materia migratoria dovrebbe essere di competenza del ministero del Lavoro più che del Viminale che la tratta prima di tutto come una questione di sicurezza e ordine pubblico.
Quanto al reato universale mi chiedo se quindi le autorità italiane perseguiranno legalmente anche le commisstioni e sovrapposizioni tra Guardia Costiera libica e trafficanti libici. In questo caso i nostri governi potrebbero persino essere chiamati in causa come complici o favoreggiatori.
Meloni a Cutro ha presentato un nuovo decreto, che non parla di soccorsi in mare ma solo di contrasto ai trafficanti. Credi che sia possibile governare i flussi migratori fermando le partenze, come sostiene il governo?
Nessuno intende assolvere i trafficanti di essere umani né fare sconti a loro e alle loro organizzazioni. Ma davvero qualcuno può ritenere che i flussi migratori esistono perché ci sono i trafficanti?
Il governo ha anche detto che cancellerà la protezione speciale per i migranti, cosa pensa che accadrà?
Temo che vi sarà questa restrizione della possibilità di accedere alla protezione speciale e questo genererà migliaia e migliaia di nuovi irregolari. È un approccio ideologico e controproducente.
In Parlamento è stato molto critico con il ministro Piantedosi, chiedendone le dimissioni. La conferenza stampa dopo il Cdm le ha fatto cambiare idea o crede che il governo continui a non rispondere in merito alla catena dei soccorsi di quella notte?
Il governo è andato due volte a Cutro, la prima con Piantedosi nelle ore immediatamente successive al naufragio, la seconda con il Consiglio dei Ministri di ieri. In entrambe le occasioni ha dimostrato totale mancanza di senso delle istituzioni e anche di umana pietà. Piantedosi ha trattato e continua a trattare le vittime come colpevoli, Meloni anziché rispondere alle domande prevedibili e più che fondate dei giornalisti ha replicato stizzita ponendo lei domande retoriche. Sconcertante.