Migranti, M5s dà la colpa a Renzi: “Grazie a lui sbarchi triplicati”
Negli ultimi 3 giorni, anche a causa delle buone condizioni meteorologiche nel Canale di Sicilia, sulle nostre coste sono sbarcati oltre 11mila migranti. Guardia Costiera, Marina Militare e associazioni no profit hanno prestato soccorso a decine di barconi in difficoltà, trasportando gli occupanti nei centro di prima accoglienza. La situazione ha riaperto il dibattito sull’emergenza immigrazione e, ovviamente, lo scontro politico fra il Governo e le opposizioni.
Oggi è il gruppo parlamentare del MoVimento 5 Stelle a mettere nero su bianco le accuse al Governo con un post pubblicato sul blog di Beppe Grillo. In sostanza, i parlamentari grillini accusano nel Presidente del Consiglio di aver provocato l’aumento degli sbarchi attraverso una serie di politiche sbagliate, da ultimo l’accordo con la Turchia che ha di fatto chiuso la rotta balcanica.
Ecco cosa scrivono i deputati M5s al Parlamento Europeo:
Da quando governa Renzi il numero degli sbarchi (e dei morti purtroppo) è triplicato. Fatalità? Coincidenza? No, semplicemente politiche sbagliate, quelle che il Movimento 5 Stelle vuole cambiare! Nelle ultime 48 ore sono sbarcati nelle coste siciliane, calabresi, pugliesi ben 11 mila migranti, in 28 sono deceduti durante la traversata. I centri di accoglienza sono al collasso. Gli uomini della Guardia costiera, della Marina militare, i volontari delle associazioni umanitarie stanno svolgendo un duro lavoro e a loro va la gratitudine di tutti gli italiani, ma così non si può andare avanti. Con Renzi al governo il picco degli sbarchi è massimo.
C'è la firma di Renzi sull'accordo con la Turchia che è servito a spostare gli sbarchi dalla rotta balcanica, quella che portava direttamente alla Germania, a quella mediterranea che oggi porta di nuovo verso l'Italia. Se non si affrontano le ragioni profonde che causano i flussi migratori l'emergenza sarà sempre cronica. Renzi è il capofila della politica estera e di difesa europea che privilegia gli affari degli armatori e lo sfruttamento delle risorse dei Paesi di origine dei flussi. Perché non ferma l'export delle armi verso l'Arabia Saudita? Gli interessi economici delle multinazionali, purtroppo, valgono molto più della tutela della vita e dei diritti fondamentali delle persone.
Una volta giunti in Europa migranti africani e asiatici vengono sfruttati come moderni schiavi. In Italia la piaga dello sfruttamento della manodopera e del lavoro in nero degli immigrati è molto diffusa, soprattutto nel Sud Italia per la raccolta di arance e pomodori, come documentato da una missione in Calabria dei portavoce Laura Ferrara, Massimiliano Bernini e Paolo Parentela.
Il 3 ottobre scorso è ricorso il terzo anniversario della tragedia di Lampedusa che è costata la vita a 368 persone. "Da allora si sono verificati in media dieci morti al giorno nel Mediterraneo", ha dichiarato il portavoce dell'Oim (Organizzazione internazionale per le migrazioni), Joel Millman. In occasione di questa ricorrenza ilNew York Times ha pubblicato un reportage fotografico che mostra le miserie di questi sbarchi. E i grandi della terra sono impotenti. O conniventi?