Migranti, l’hotspot di Lampedusa ancora affollato dopo gli sbarchi: oggi il Cdm per le nuove norme
Gli sbarchi di migranti non sembrano destinati a fermarsi a Lampedusa. O almeno, non in un tempo breve. Certo, siamo già lontani dai livelli record raggiunti durante la scorsa settimana, ma anche questa notte sono arrivate altre persone sull'isola. Il giorno dopo la visita di Giorgia Meloni e Ursula Von der Leyen, Lampedusa si è svegliata con la sensazione di essere meno sola, ma anche senza nessuna novità concreta. Si attendono le misure del governo, annunciate già da giorni dalla presidente del Consiglio e ribadite ieri accanto alla leader della Commissione Ue. Verrà allungato il tempo massimo di permanenza nei centri per il rimpatrio – da 12 a 18 mesi – che verranno costruiti in molte Regioni con l'aiuto della Difesa.
Quanti migranti sono sbarcati nella notte a Lampedusa
Anche la scorsa notte è stata caratterizzata da alcuni sbarchi di migranti, come la precedente. A Lampedusa sono arrivate diverse persone: 271 in tutto ieri, durante la visita delle due leader – italiana ed europea – con sette sbarchi distinti. Gli ultimi ad arrivare, alle prime luci dell'alba, sono stati 33 tunisini, tra cui una donna, sbarcati questa mattina al molo Favarolo. Sono stati soccorsi dalla CP302 della Guardia Costiera. Ora saranno trasferiti anche loro all'hotspot, dove attualmente ci sono 1.104 ospiti contro i 400 posti disponibili. Gli operatori sono abituati, d'altronde, a lavorare in un struttura perennemente al collasso, che nei giorni scorsi ha ospitato migliaia di persone. Proseguiranno anche oggi i trasferimenti.
Oggi il Cdm dopo la visita di Meloni e Von der Leyen
Dopo la visita di ieri, in cui Meloni e Von der Leyen hanno promesso risposte – sia ai cittadini di Lampedusa, che in conferenza stampa – è il momento del Consiglio dei ministri. Oggi si deciderà come approvare le norme di cui ha parlato la premier: prolungamento del periodo di tempo in cui è possibile trattenere un migranti in un centro per il rimpatrio in attesa di valutare la sua domanda da 12 a 18 mesi; costruzione di nuovi Cpr – l'obiettivo è arrivare a 20, uno per Regione – grazie alla struttura organizzativa della Difesa.