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Migranti, le navi Geo Barents e Humanity 1 di nuovo in mare: soccorse oltre 500 persone dalle Ong

Sono in totale circa 500 le persone migranti soccorse dalle navi umanitarie Geo Barents e Humanity 1, tornate in mare dopo essere finite un mese fa al centro di un braccio di ferro con il governo italiano.
A cura di Annalisa Girardi
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Le navi umanitarie Geo Barents e Humanity 1, finite un mese fa al centro di un braccio di ferro con il governo italiano, sono tornate in mare. E hanno ripreso le attività di ricerca e soccorso lungo la rotta del Mediterraneo centrale, una delle vie migratorie più pericolose al mondo: solo ieri un barchino si è ribaltato a largo di Lampedusa e due bambini sono ancora dispersi. Sono invece oltre 500 le persone migranti soccorse dalle due navi Ong, che si trovano ora a bordo.

La Geo Barents, di Medici Senza Frontiere, ha effettuato tre operazioni di salvataggio nei giorni scorsi. L'ultimo ha riguardato 90 persone, che viaggiavano a bordo di un gommone: tra loro due donne incinte e oltre 30 bambini. Il più piccolo ha solo due anni.

Il numero totale di naufraghi che si trovano ora a bordo della nave è quindi salito a 254. "Senza l'intervento della flotta civile per salvare vite, i 254 sopravvissuti a bordo della Geo Barents sarebbero annegati nel Mediterraneo centrale. Ora sono tutti al sicuro e l'equipaggio di Medici Senza Frontiere se ne sta prendendo cura".

Anche a bordo della Humanity 1 ci sono oltre 200 persone, anche loro soccorse in diverse operazioni. Gli ultimi due salvataggi sono avvenuti tra questa notte e la mattinata. Un'altra nave, la Louise Michel, è stata la prima ad arrivare sul luogo in cui un barcone con 49 persone si trovava in difficoltà, segnalato da Alarm Phone. I naufraghi sono poi stati trasferiti a bordo della Humanity 1.

Gli attivisti hanno scritto sui social: "La barca di legno sovraffollata stava sbandando e si stava riempiendo d'acqua, rischiando così di capovolgersi (…) La presenza della cosiddetta Guardia costiera libica ha fatto aumentare le tensioni. Ci giravano attorno con la loro barca, ma non sono intervenuti. Quando abbiamo completato il salvataggio, hanno dato fuoco al barchino di legno".

E ancora: "Tutti i centri di coordinamento del soccorso rilevanti, quelli di Italia e Malta, sono stati informati e abbiamo chiesto loro di coordinare le operazioni, ma nessuno dei due ha rispettato le proprie responsabilità".

L'ultima operazione di soccorso è avvenuta questa mattina presto, quando oltre 100 persone sono state salvate da un barcone di legno sovraffollato.  Ora le persone a bordo sono oltre 250.

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