Migranti, il ministro Piantedosi dice che con la Francia i rapporti sono “buonissimi”
Il ministro dell'Interno Piantedosi nega che con la Francia ci siano in questo momento rapporti tesi, per la gestione del dossier immigrazione. Il titolare del Viminale li ha definiti "Normalissimi e buonissimi". Lo ha detto al termine del Consiglio straordinario sull'immigrazioneche si è tenuto a Bruxelles, aggiungendo che "non c'è stata nessuna necessità di confronto".
"Chiaramente ho stretto la mano e salutato con molta cordialità tutti i partecipanti, per me era anche la prima occasione, e ho registrato da parte loro cordialità e condivisione di approccio da parte di tutti", ha detto, commentando anche il mancato incontro con il suo omologo francese, Gerald Darmanin. Ma secondo quanto riporta Agenzia Nova, il ministro dell'Interno Piantedosi e il collega francese si sarebbero ignorati al momento dell'ingresso nella sala del Consiglio europeo. Il primo ad arrivare è stato Piantedosi che, al momento dell'ingresso del collega francese, stava parlando con gli altri ministri europei. Darmanin sarebbe andato direttamente a sedersi al suo posto al Consiglio, posizionato dall'altra parte del tavolo di discussione.
Certamente la dichiarazione fatta da Darmanin prima del vertice non ha disteso gli animi. La crisi insomma non sembra ancora rientrata. Il ministro francese è tornato a chiedere all'Italia, e ai Paesi di primo arrivo, di aprire i porti alle imbarcazioni dei migranti, comprese quelle delle Ong, solo allora Parigi parteciperà al meccanismo di ricollocamento volontario sottoscritto nel giugno scorso. "Se l'Italia non prende le navi e non accetta la legge del mare e del porto più sicuro non c'è motivo che i Paesi che fanno i ricollocamenti siano Francia e Germania, che sono quelli che accolgono le navi e sono gli stessi che accolgono direttamente i migranti dall'Africa e dall'Asia", ha detto il ministro prima della riunione. Al contrario Piantedosi ha riferito ai cronisti che "All'Italia non sono state fatte richieste" durante l'incontro. Tra i due ministri comunque non si è tenuto alcun bilaterale, che avrebbe potuto far fare a Parigi e Roma un passo in più verso una riavvicinamento, dopo il braccio di ferro che si è verificato per il caso Ocean Viking.
Piantedosi ha parlato invece di soddisfazione rispetto al piano presentato dalla Commissione europea sui migranti. "Ci sono state discussioni convergenti da parte di tutti i partecipanti e apprezzamento delle linee fondamentali", ha aggiunto. "Il Piano ripercorre quello che l'Italia aveva sempre detto: azione forte europea per migliorare il rapporto e sostegno ai Paesi di origine e transito dei flussi migratori, la cosiddetta azione esterna, sia in termini di sviluppare azioni di contenimento delle partenze sia di migliorare i meccanismi di rimpatri", ha spiegato, sottolineando che è "stato tutto apprezzato abbastanza da tutti".
Il ministro ha chiarito che la discussione è stata incentrata sulla rotta del Mediterraneo centrale ma "siccome sono metodologie e azioni che sono condivisibili in una logica di dimensione esterna, sono molto soddisfatto di questo e poi ci vedremo l'8 dicembre", ha proseguito.