Migranti, il governo italiano chiede informazioni alla Germania mentre 985 persone aspettano in mare
Oggi Giorgia Meloni ha fatto il suo primo viaggio all'estero da presidente del Consiglio, a Bruxelles, ma le prime tensioni diplomatiche sono state su un altro fronte. In particolare con la Germania, sul tema delle persone migranti che vengono soccorse nel Mediterraneo.
Poco più di una settimana fa il ministro dell'Interno italiano, Matteo Piantedosi, con una direttiva ha aperto alla possibilità di vietare agli sbarchi delle Ong nei porti italiani. Pochi giorni prima, il 23 ottobre, il Viminale aveva presentato una nota verbale ai governi norvegese e tedesco, chiedendo loro di farsi carico delle persone trasportate dalle navi che battono la loro bandiera. Si parlava, nello specifico della Humanity 1 (della Ong Sos Humanity, che porta la bandiera della Germania) e la Ocean Viking (di Sos Mediterranee, con bandiera della Norvegia).
La posizione del ministero riflette quella della presidente del Consiglio che, in un passaggio del nuovo libro di Bruno Vespa resto noto ieri, ha definito le navi delle Ong "navi pirata", affermando che "dobbiamo ricordare che cos'è il diritto del mare, tante volte invocato a sproposito", perché "se tu incontri per caso in mare una barca in difficoltà, sei tenuto a salvare chi è a bordo. Ma se fai la spola tra le coste africane e l’Italia per traghettare migranti, violi apertamente il diritto del mare e la legislazione internazionale. Se poi una nave Ong batte bandiera, poniamo, tedesca, i casi sono due: o la Germania la riconosce e se ne fa carico, o quella diventa una nave pirata".
Ieri è arrivata la replica del governo tedesco al Viminale, con una lettera: per la Germania, come anche affermato dalla Corte europea per i diritti dell'uomo e dalle Nazioni unite, "le organizzazioni civili impegnate nel salvataggio di migranti forniscono un importante contributo a salvataggio di vite umane nel Mediterraneo". Il principio fondamentale è che "salvare persone in pericolo di vita è la cosa più importante".
La nota continua riportando le informazioni fornite da Sos Humanity, "sulla nave Humanity 1 battente bandiera tedesca, attualmente ci sono 104 minori non accompagnati. Molti di loro hanno bisogno di cure mediche". Per questo, conclude il comunicato, la Germania ha chiesto all'Italia di intervenire per "prestare velocemente soccorso". Il diritto italiano e internazionale prevede che, in presenza di minori non accompagnati, questi siano fatti sbarcare immediatamente.
Oggi il ministero degli Esteri, d'accordo con il Viminale, dichiara di aver inviato a sua volta una nota ufficiale all'ambasciata tedesca in Italia. La richiesta fatta è di avere un quadro completo della situazione a bordo della Humanity 1, per poter prendere eventuali decisioni. Le informazioni chieste dal governo Meloni non sono solo sulle persone trasportate dalla nave e sulle loro condizioni, ma anche sulle zone in cui la nave ha operato. Il comunicato della Farnesina riporta che il governo continuerà a "monitorare la situazione" e interverrà per "fornire l’assistenza di emergenza che si dovesse rendere necessaria".
Attualmente, sono 985 i migranti soccorsi in mare, nel periodo tra il 22 e il 29 ottobre, che si trovano a bordo di tre imbarcazioni al largo delle coste siciliane: Humanity 1 con 179 persone, Ocean Viking con 234, e infine Geo Barents con 572 persone a bordo. Gli equipaggi delle navi dicono di aver mandato numerose richieste di un porto sicuro a Italia e Malta, che ma che tutte sono state ignorate. "Un silenzio assordante", denunciano le Ong, "che ormai da anni è triste prassi". E per le prossime 48 ore, segnala Mediterranea Saving Humans, sono previste "pessime condizioni meteo, con tempesta e onde alte fino a 6 metri".