Migranti, Giuseppe Conte incontra Emmanuel Macron: “Cambiamo Dublino, nessuno in Ue può lavarsi le mani”
Dopo la tensione sul caso Aquarius, l’incontro tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il presidente francese Emmanuel Macron è servito a distendere i toni e a trovare un accordo su molti punti riguardanti la gestione dell’immigrazione in Europa. Il governo italiano e quello francese sono d’accordo sulla modifica del regolamento di Dublino e sarà lo stesso esecutivo guidato da Conte a farsi carico di una proposta da presentare nei prossimi mesi in Ue. Al termine del colloquio tra i due a Parigi, Conte riassume in un tweet un altro dei punti principali discussi: “Servono centri di protezione europei nei paesi di origine e di transito per accelerare identificazione e richieste di asilo dei migranti. È una delle soluzioni che proponiamo per arginare traffici di esseri umani e rispettare i diritti umani”.
Sugli hotspot di gestione europea c’è convergenza tra i due paesi. Tanto che Conte, in conferenza stampa, ribadisce: “Bisogna rafforzare a livello europeo i rapporti con i Paesi di origine e transito dei migranti per prevenire i viaggi della morte. Prevedremo presidi di protezione fuori dall'Ue che possano gestire le richieste di asilo. Il problema delle risorse economiche c’è ma l'Italia non ne ha mai fatto un problema economico, c’è un problema di solidarietà”.
Il presidente del Consiglio si sofferma sul regolamento di Dublino: “Deve cambiare, l'Italia è contraria e sta preparando una proposta propria che non vede l'ora di condividere con gli altri partner in vista di formalizzarla alla prossima presidenza Ue austriaca”. Ma Conte lancia anche un appello a tutto il resto degli stati membri: “In Europa nessuno può pensare di restare estraneo e lavarsi le mani rispetto al problema dell'immigrazione”. Conte sottolinea che ci sono stati “giorni un po’ turbolenti” nei rapporti con la Francia per il caso Aquarius, ma si dice convinto che “con Macron c’è una perfetta intesa”.
Anche Macron, al termine dell’incontro, si sofferma sul regolamento di Dublino che va cambiato “per una migliore responsabilità e divisione” del peso dei migranti: “Il sistema oggi non funziona, non dà risultati soddisfacenti, dobbiamo trovare meccanismi che consentano la solidarietà e dobbiamo fare in modo che la situazione geografica non ci metta in situazioni politiche insostenibili. La Francia, come l'Italia, deve gestire questa crisi migratoria e dobbiamo dare risposte insieme. Dobbiamo adottare risposte europee, non ci possono essere risposte nazionali”.
Macron sottolinea la convergenza su immigrazione e zona Euro, definendola “essenziale”. E, ancora, sui migranti, osserva, attaccando il governo indirettamente per il caso Aquarius: “Quando una nave arriva nelle vostre acque ve ne dovete prendere carico. La Francia rispetterà sempre il diritto internazionale. La difficoltà dell'Italia non può risolversi bypassando il diritto internazionale ma con un approccio cooperativo Ue”. Macron non risparmia un a battuta sulla possibilità di una “asse dei volenterosi” per far fronte ai migranti tra Italia, Austria e Germania: “Diffido di queste formule che non ci hanno portato mai tanta fortuna nella storia”.
L’Eurozona e il bilaterale in autunno
Sulla questione dell’Eurozona, Conte si dice favorevole “a un rafforzamento della governance economica dell'Ue. L'Italia è favorevole a pervenire ad avanzamenti sulla via dei meccanismi di condivisione dei rischi, su questo versante siamo rimasti indietro essendo concentrati soprattutto sulla riduzione dei rischi". Secondo Macron è necessario “finalizzare l'unione bancaria per una piena stabilizzazione della zona euro” e serve, inoltre, “un budget dell’Eurozona per maggiori investimenti”. Infine Conte annuncia anche un vertice bilaterale tra i due governi che si terrà in autunno a Roma: “Sarà la sede e l’occasione per intensificare a vari livelli lo scambio tra i due Paesi e rafforzare la cooperazione”.