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Diciotti, Fico: “I 177 migranti devono sbarcare”. Pd: “Convinca Salvini”. Ue convoca riunione

Sullo stallo di nave Diciotti è intervenuto anche il presidente della Camera Roberto Fico: “La giusta contrattazione con i Paesi dell’Unione europea può continuare senza alcun problema, adesso però le 177 persone devono poter sbarcare. Non possono essere più trattenute a bordo, poi si procederà alla loro ricollocazione nella UE”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"La giusta contrattazione con i Paesi dell'Unione europea può continuare senza alcun problema, adesso però le 177 persone – tra cui alcuni minori non accompagnati – devono poter sbarcare. Non possono essere più trattenute a bordo, poi si procederà alla loro ricollocazione nella UE". Lo scrive su Twitter il pentastellato Roberto Fico. Nave Diciotti, la nave della Guardia costiera italiana, si trova adesso al porto di Catania con a bordo 177 persone, e dal governo non arriva alcuna notizia di un imminente sbarco. Il pattugliatore è arrivato alle 23.30 circa di due giorni fa nel porto siciliano, ma i profughi, tra cui ci sono 29 minorenni non accompagnati, non potranno scendere dal natante senza un accordo tra i Paesi del'Unione europea per accoglierli. Intanto a bordo è salito il procuratore di Agrigento, e per la prima volta il ponte di discesa della nave ha toccato terra.

Il giornalista Roberto Saviano ieri ha attaccato durmente il ministro degli Interni Matteo Salvini, parlando di "sequestro di Stato" dei migranti. Il vicepremier leghista ha replicato così: "Finisce l'estate e tornano le fesserie di Saviano! Vi era mancato? A me no".

Ma l'intricato caso diplomatico, che ha coinvolto anche il governo maltese – che ha in un primo momento condotto le operazioni di salvataggio dei 190 migranti su un barcone vicino alle coste dell'isola, per poi lasciarlo proseguire verso Lampedusa giudicandolo non ‘in distress' – ha scatenato polemiche contro il governo giallo-verde. La Procura per i minorenni di Catania ha inviato una lettera ai ministri degli Interni e delle Infrastrutture, al Capo Dipartimento per le Libertà Civili e l'Immigrazione e al Prefetto, con la quale quale chiede espressamente che "i minorenni non accompagnati siano fatti sbarcare" da nave Diciotti. La notizia,resa nota da Intersos, è stata confermata dalla procuratrice Ajello.

L'ex sindaco di Catania Enzo Bianco si è scagliato contro il governo italiano: "Quello che sta accadendo nel Porto di Catania ha dell'incredibile". Si tratta per Bianco di "una assurda, irrazionale dimostrazione di forza, in spregio a tutte le regole. Una nave della Guardia Costiera italiana che ha fatto il suo dovere, morale prima che giuridico, di salvare vite umane, è ancora praticamente in quarantena".

Il Pd fa sentire la sua voce anche con il senatore Davide Faraone, che denuncia: "Ci è stata negata una ispezione sulla Diciotti perché finora non è stata avviata alcuna indagine epidemiologica sulla nave militare". Anche Faraone parla di "sequestro": "La risposta che ho ricevuto è che non si può salire sulla nave e nessuno può scendere fino a quando non verranno verificate dalle autorità competenti le condizioni sanitarie dei migranti. Ma nessuno ha dato alcuna autorizzazione in questo senso, per cui tutte le persone a bordo sono a rischio sanitario. Quanta gente deve soffrire ancora per questo spot di Salvini avallato da Toninelli?".

"Faccia una cosa presidente Fico: telefoni al ministro degli Interni Salvini e faccia in modo di fare sbarcare quelle persone altrimenti è il suo solito intervento inutile e ipocrita. Non basta un tweet al mese per salvarsi faccia e coscienza", attacca Alessia Morani, deputata del Partito democratico. "Il nostro senatore Davide Faraone voleva salire sulla nave Diciotti ma glielo hanno impedito. A questo punto credo debba intervenire la magistratura", aggiunge poi Morani in un tweet successivo.

"La situazione qui al porto di Catania con la nave Diciotti è surreale, paradossale ed estremamente grave perché si sta consumando una violazione di legge nei confronti di centinaia di persone che sono detenute in maniera arbitraria e la cosa più incredibile è che questo avviene a bordo di una nave della Guardia Costiera italiana" – dice Riccardo Magi, segretario dei Radicali italiani, e deputato di +Europa – "Ho avuto modo di incontrare il procuratore Patronaggio mentre scendeva dalla nave. Ho prima chiesto di salire. Mi è stata negata la possibilità perché formalmente si aspetta ancora l'ispezione dell'ufficio sanitario marittimo per poi avere l'ok allo sbarco. La bandiera gialla sta lì per creare un escamotage, una scusa per non far salire e non far scendere nessuno". La nave italiana, secondo quanto hanno detto le autorità, sarrebbe in ‘quarantena'.

Nelle prossime ore anche il fondatore di Possibile Pippo Civati sarà a Catania per verificare la situazione di persona: "Sarò a Catania, questa sera, al molo della Diciotti, perché i porti italiani sono aperti, perché gli italiani sono un popolo aperto, perché dobbiamo chiudere al più presto questa farsa indecorosa, inumana e vigliacca. Tra ricatti criminali e persone fermate su un'imbarcazione della Guardia costiera – aggiunge Civati – la situazione ha superato ogni limite. Bisogna stare vicino a chi ha subito violenze, da cui scappano, ma anche mostrare vicinanza all'equipaggio della Diciotti".

Laura Boldrini domani a bordo della Diciotti

"In una situazione di evidente violazione dei diritti dei minori e di quanti sono trattenuti da giorni illecitamente a bordo della nave Diciotti, ritengo che sia mio dovere di parlamentare della Repubblica andare domani a bordo dell'imbarcazione", lo comunica in una nota l'ex presidente della Camera e parlamentare di Leu Laura Boldrini. In un tweet aveva rilanciato l'appello del presidente della Camera: "Salvini ascolti Roberto Fico e faccia scendere le 177 persone in ostaggio da giorni su una nave italiana, in un porto italiano. Non è sequestrando i migranti che si gestiscono i flussi migratori".

La Commissione Ue convova riunione urgente

La Commissione Ue, dopo essere stata più volte sollecitata, ha convocato una riunione, venerdì 24 agosto a Bruxelles, per concordare possibili soluzioni sulla questione dei porti di sbarco, per i migranti soccorsi. Alla riunione, organizzata dalla direzione generale Affari interni, sono invitati i consiglieri per gli Affari europei dei leader di Italia, Francia, Germania, Austria, Spagna, Portogallo, Lussemburgo, Olanda, Belgio, Malta e Grecia, e Irlanda. Si apprende da fonti a Bruxelles. La Commissione ha fatto sapere di voler uscire dall'emergenza e trovare soluzioni durature.

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