Migranti, Fazzolari a Fanpage: “Francia non fa bella figura, rispetti accordi sulla redistribuzione”
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari non è preoccupato per come si stanno mettendo le cose con la Francia. Parigi infatti, dopo aver offerto il porto di Tolone alla Ocean Viking, mentre la nave umanitaria continuava a non ricevere risposte da Roma, ha sospeso l'accoglienza di circa 3.500 rifugiati dall'Italia. "Noi vogliamo semplicemente far rispettare le regole e la legalità", ha detto l'esponente di Fratelli d'Italia intercettato dai microfoni di Fanpage.it.
"C'è un'accordo sulla redistribuzione (dei migranti che arrivano attraverso il Mediterraneo, ndr) che prevedeva che la Francia nel 2022 prendesse 3mila migranti. Ne ha presi 38 e adesso minaccia di non fare la redistribuzione", ha aggiunto il sottosegretario, affermando che dal 2019 in Italia "sono sbarcati oltre 200 mila clandestini mentre la Francia si è fatta carico di 519 persone".
Fazzolari ha poi ribadito l'accusa alla Francia di non aver mai rispettato gli accordi sulla redistribuzione. "La Ocean Viking ha deciso di andare in Francia, ma non glielo abbiamo detto noi. Il ministero dell'Interno francese ha fatto uscire due note in cui diceva che avrebbe fatto sbarcare i migranti senza distinzioni, a differenza di quanto fatto dall'Italia. A seguito è uscita una nota italiana, che era in realtà in sostegno alla Francia, in cui esprimevamo solidarietà a Parigi per farsi carico dei migranti. Non era una nota provocatoria, è uscita solo dopo le note francesi. Forse hanno avuto un problema di comunicazione tra loro, un'incomprensione".
E infine: "Io credo che la Francia non stia facendo una bella figura, e ci dispiace per questo. Perché siamo amici".
Insomma, si respira ormai aria di crisi diplomatica. Per il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, quella francese è stata una "reazione sproporzionata". Il titolare della Farnesina ha aggiunto: "Non tutti possono venire in Italia. Sulla redistribuzione non è stato fatto molto per cui bisogna trovare soluzioni con determinazione. Le polemiche non servono a molto, ma una soluzione va trovata in Africa".