Migranti, cosa c’è scritto nel protocollo di intesa tra Italia e Albania (che dura 5 anni)
Nel protocollo siglato tra Italia e Albania si legge che per la costruzione di due centri per la gestione dei migranti è "in osservanza degli accordi internazionali nell'ambito della tutela dei diritti dell'uomo e, in particolare, nell'ambito della migrazione". Nel testo dell'intesa, che è statacomunicata alla Commissione Ue, Roma e Tirana affermano di voler "intensificare la collaborazione nell'ambito della gestione dei flussi migratori, anche in considerazione della vicinanza geografica e della comunanza di interessi e di aspirazioni".
Al tempo stesso i due Paesi si dicono "certi delle azioni da intraprendere per la prevenzione dei flussi migratori illeciti e della tratta degli esseri umani e, nel contempo, per garantire la tutela dei diritti dell'uomo". Nei centri per migranti – si legge ancora nel protocollo – sarà assicurato il diritto di difesa, consentendo l'accesso alle strutture di avvocati e ausiliari, organizzazioni internazionali e agenzie Ue che prestano consulenza e assistenza ai richiedenti protezione internazionale, nei limiti della legislazione italiana, europea a albanese.
I migranti potranno restare nei centri non oltre il tempo massimo firmato dalla normativa italiana. La capienza massima di questi centri sarà di tremila persone. Nel protocollo si specifica anche che le strutture saranno gestire dall'Italia e, nel caso di controversie, la giurisdizione di riferimento sarà quella italiana. Nel caso in cui dovesse venire meno, "per qualsiasi causa", il titolo di permanenza nelle strutture, sarà compito dell'Italia trasferire immediatamente i migranti al di fuori del territorio albanese. Al termine del periodo massimo di trattenimento, l'Italia si farà carico delle spese per l'allontanamento. In caso di decesso l'Albania mette a disposizione dell'Italia l'obitorio per la salma, da trasferire entro 15 giorni dalla morte.
Il testo firmato da Giorgia Meloni ed Edi Rama è un documento di nove pagine, 14 articoli in totale, e resterà in vigore per cinque anni, rinnovabili per altri cinque "salvo che una delle parti avvisi entro 6 mesi dalla scadenza" l'intenzione di ritirarsi. L'Italia, si legge inoltre, si impegnerà a restituire "le aree" dedicate ai centri per i migranti una volta chiuso il protocollo.