Migranti, Conte: “Non possiamo rimanere sopraffatti dai flussi migratori. L’Ue li governi”
Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha chiamato a raccolta i leader dei Paesi Ue sul Mediterraneo ad Ajaccio. Al centro del vertice le tensioni con la Turchia, ma i temi sono stati diversi. In conferenza stampa il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha parlato di flussi migratori, lanciando un appello a tutti i Paesi membri affinché condividano una strategia comune di risposta ai flussi migratori."Come Unione europea dobbiamo governare i flussi migratori. Non possiamo subirli, rimanere sopraffatti dai flussi migratori. Dobbiamo stendere e rafforzare il raggio di azione dell'Ue anche nella dimensione esterna. Dobbiamo creare solide partnership con i Paesi di origine e di transito dei flussi migratori", ha detto Conte. Ribadendo poi come sia necessario "contrastare i trafficanti di esseri umani". Il presidente del Consiglio ha poi parlato di rimpatri, sostenendo che sia arrivato il momento di "elaborare meccanismi europei che siano davvero efficaci".
Non solo. Conte ha anche detto: "Dobbiamo dotarci di un meccanismo efficace per la ridistribuzione obbligatoria dei migranti. E infine dobbiamo anche fare in modo che ci sia piena trasparenza e conformità al diritto internazionale nell'azione di tutti coloro che prestano soccorso in mare, e anche dell'Ong". Parlando del Mediterraneo orientale, il presidente del Consiglio ha evidenziato come "le tensioni siano nocive per tutti" e come sia urgente porvi rimedio. "C'è una crescente preoccupazione", ha detto Conte, esprimendo solidarietà "agli amici della Grecia e di Cipro a fronte di azioni unilaterali turche".
Nell'incontro, ha aggiunto, saranno tanti i temi da trattare. In primis anche la questione libica e del Libano: "L'Unione europea, se vuole confermare la sua leadership nel Mediterraneo deve recitare un ruolo all'altezza delle sfide che abbiamo di fronte. Deve contribuire, anzi promuovere, la definizione di un nuovo ordine regionale che metta al centro la propria credibilità, autorevolezza e responsabilità condivisa. Un'Europa più forte, che sappia recitare questo ruolo di attore globale e una risorsa per tutti".