Migranti, come funziona la tratta nel Mediterraneo: il video che lo documenta
Le immagini vengono pubblicate dall’Agenzia Frontex. E mostrano in che modo i trafficanti di esseri umani trasferiscano da un peschereccio a un barchino i migranti provenienti dalle coste africane. In sostanza, le modalità con cui funziona la tratta dei migranti nel Mediterraneo. Il peschereccio è stato sequestrato in acque internazionali e arriverà domani mattina a Licata (Agrigento): a bordo c’erano 81 migranti. L’imbarcazione, dopo essere stata trainata da un barchino in mare aperto, aveva permesso ai migranti di trasbordare e si è poi diretto verso l’Italia. Il peschereccio, invece, ha fatto nuovamente rotta verso l’Africa. Tutte le operazioni sono state riprese da Frontex, con un velivolo messo a disposizione della polizia di Stato che ha monitorato quanto stava avvenendo.
Il trasbordo dei migranti da un’imbarcazione all’altra è stato ripreso e sono subito iniziate le procedure per fermare l’equipaggio. A bordo c’erano sette persone: sei egiziani e un tunisino. Ora si trovano tutte in stato di fermo per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L’imbarcazione principale è stato intercettata nel primo pomeriggio della giornata di giovedì 20 giugno dalla Guardia di finanza e dalla capitaneria di porto. Le Fiamme gialle di Palermo spiegano che, nello specifico, un aereo del progetto Mas dell’Agenzia Frontex ha documentato quanto avvenuto intorno alle 13.20 di giovedì, attraverso il National coordination centre del ministro dell’Interno.
I fatti sono avvenuti a circa 60 miglia a sud dell’isola di Lampedusa. Lì c’è stato il trasbordo di questi 81 migranti che si sono così ritrovati su un’imbarcazione più piccola, alla quale il peschereccio si era affiancato. Poi le due imbarcazioni si sono dirette verso due rotte completamente diverse: una verso la Libia e l’altra verso l’Italia. Tra i migranti c’erano 75 uomini, ma anche tre bambine e tre donne. Sono stati tutti soccorsi e tratti in salvo. Poi sono stati fatti sbarcare proprio a Lampedusa. Le operazioni sono state coordinate dal procuratore Luigi Patronaggio, dall’aggiunto Salvatore Vella e dal sostituto Cecilia Baravelli. La questura ha identificato e interrogato i migranti. Il peschereccio è atteso per sabato mattina a Licata.
Perché le Ong non c'entrano niente
Le immagini diffuse grazie all'Agenzia Frontex mostrano quanto succede nel Mediterraneo e in che modo i trafficanti si organizzino per far arrivare i migranti in Italia. Il Viminale commenta il video parlando di un "precedente significativo che getta nuove luci sul traffico di essere umani e sulle modalità di arrivo in Italia". Ma, contrariamente a quanto spesso affermato anche dal ministro dell'Interno, Matteo Salvini, non viene documentato alcun rapporto tra i trafficanti e le Ong. Che con questo filmato non c'entrano nulla e che intervengono in ben altro momento e con uno scopo diverso: soccorrere i migranti lasciati su un barchino come quello del video, che spesso può anche trovarsi in situazioni emergenziali. L'eventuale intervento delle Ong, dunque, avviene in un momento successivo, quando i migranti sono lasciati alla deriva su piccole imbarcazioni, con il rischio concreto di un naufragio e di non riuscire ad approdare sulle coste di nessun Paese.