Il Parlamento europeo approva il Patto Ue sui migranti, presidente Metsola: “Abbiamo fatto la storia”
Il Parlamento europeo ha approvato i testi che costituiscono il nuovo Patto di migrazione e asilo dell'Unione europea. È il termine di un iter durato circa quattro anni (le prime proposte arrivarono a settembre 2020 dalla Commissione europea) per riformulare le norme che regolano la gestione dei flussi migratori nel continente. Le norme sono state votate separatamente, e tutte approvate, nonostante le proteste della sinistra (anche il Pd ha votato contro) e dell'estrema destra (tra cui i tedeschi di AfD e i francesi di Rassemblement national).
La procedura non è conclusa in modo definitivo: serve ancora il via libera del Consiglio europeo, composto dai capi di Stato o di governo dei 27 Paese, che non dovranno discutere ulteriormente le norme ma solo votare con maggioranza qualificata. La prima parte del Patto, che include la nuova procedura al confine per la protezione internazionale, durante la votazione ha sollevato proteste anche dal pubblico che si era presentato per seguire la seduta, che – tra gli applausi di alcuni europarlamentari – ha lanciato aeroplanini di carta nell'Aula. La norma prevede una procedura accelerata per alcune persone migranti, cosa che aumenta il rischio di respingimenti.
"Abbiamo fatto la Storia. Abbiamo creato un solido quadro legislativo su come gestire la migrazione e l'asilo nell'Ue. Un equilibrio tra solidarietà e responsabilità. Questa è la via europea", ha commentato la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha detto in conferenza stampa: "La migrazione irregolare necessita di risposte europee. Nessuno Stato membro verrà lasciato solo. Per questo abbiamo introdotto meccanismi per essere sicuri che gli Stati sotto pressione vengano aiutati".
Le norme riguardano diversi gli aspetti dell'immigrazione, dai controlli alle frontiere ai rimpatri, dall'asilo alla protezione internazionale. Ci sarà un meccanismo di solidarietà tra Paesi, per sostenere quelli dove ci sono più arrivi, ma nessuna ridistribuzione obbligatoria delle persone migranti. Le procedure al confine dovrebbero diventare più rapide, in modo omogeneo in tutti gli Stati, anche se per i critici questo porterà il rischio che più persone vengano respinte nonostante abbiano diritto alla protezione internazionale.
Socialisti e Conservatori europei si dividono, Lega: "Italia lasciata sola"
Soddisfatto il governo italiano: il ministro degli Esteri Tajani ha parlato di "un passo importante. Si supera la stagione di Dublino, era il miglior compromesso possibile e Forza Italia ha votato a favore del pacchetto". Il ministro dell'Interno Piantedosi ha aggiunto: "Grazie alla nostra capacità di negoziazione, siamo riusciti in un anno e mezzo a riportare al centro dell'agenda europea la politica migratoria".
Nel Parlamento europeo però la destra si è divisa. Il gruppo Identità e democrazia si è opposto, ma con delle eccezioni. Per Rassemblement national, il partito di Marine Le Pen, ha parlato Jordan Bardella che ha attaccato: "Voi calpestate la democrazia. I popoli d'Europa non vogliono essere sostituiti, né sommersi. Aspirano alla protezione e al rispetto della loro volontà: ascoltateli".
La Lega ha votato di sì a tre testi su dieci, mentre si è opposta ad altri sei e si è astenuto una volta. Il Carroccio ha commentato con un post sui profili social di partito: "Una proposta deludente che non risolve in alcun modo il problema dei flussi illegali e clandestini lasciando sola l’Italia, ancora una volta. La Lega ha votato contro l’impianto di questa ‘riforma'".
Il governo ungherese ha chiarito tramite un portavoce che "indipendentemente da qualsiasi Patto sull'immigrazione, l'Ungheria manterrà le sue barriere legali e fisiche alle frontiere", e il primo ministro Viktor Orban ha definito la riforma "un altro chiodo nella bara" dell'Unione europea. , ha dichiarato mercoledì il Primo Ministro ungherese Viktor Orban. Invece Fratelli d'Italia, che fa parte dello stesso gruppo europeo dei Conservatori (Ecr) si è espresso a favore: Nicola Procaccini ha detto che ci sono "pochi passi, ma importanti" nella giusta direzione.
Un'opposizione è arrivata anche dalla parte opposta dello spettro politico: la Sinistra ha votato contro il Patto, e lo ha fatto anche il Partito democratico, nonostante altre forze del gruppo S&D si siano schierate a favore. "Non è questa la riforma che volevamo e soprattutto non è questa la risposta adeguata a chi cerca protezione in Europa. Una riforma che non corregge le iniquità del passato ma che al contrario maschera la solidarietà con politiche di prevenzione e repressione nel tentativo disperato di difendere la fortezza Europa", ha dichiarato l'eurodeputato dem Pietro Bartolo nel suo intervento in Aula.
Dal Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte ha attaccato Giorgia Meloni: "Il Patto lascia sola l'Italia nell'accoglienza dei migranti e addirittura finisce per peggiorare gli oneri a carico dei Paesi di primo approdo dei migranti come il nostro. Partiti e ministri della maggioranza si contraddicono a vicenda, restituendo l'immagine di un'armata Brancaleone. La propaganda è finita, restano i fallimenti di Meloni". I parlamentari M5s nelle commissioni Politiche Ue di Camera e Senato hanno dichiarato: "Il Patto europeo su immigrazione e asilo condanna ufficialmente il nostro Paese a diventare l'hotspot d'Europa".
Ong in protesta, Refugees welcome: "È la fine del diritto d'asilo"
Negativa anche la reazione del mondo delle Ong. Eve Geddie, direttrice dell'ufficio Istituzioni europee di Amnesty International, ha detto: "Le istituzioni europee hanno vergognosamente co-firmato un accordo che, lo sanno bene, produrrà ancora più grandi sofferenze umane. Per le persone in fuga da conflitti, persecuzione o insicurezza economica, queste riforme significheranno minore protezione e maggiore rischio di subire violazioni dei diritti umani in tutta Europa".
Anche Save the children è stata critica: "Il nuovo Patto europeo su migrazione e asilo indebolirà significativamente le tutele per i minori che fuggono da guerre, fame, conflitti, violenza, rischiando spesso la morte. Non solo minerà il diritto di asilo dei minori e delle famiglie in Europa, ma li metterà anche a rischio di detenzione, respingimenti e violenze alle frontiere". Dura l'organizzazione Refugees welcome Italia: "La nuova legislazione, di fatto, cancella il diritto di asilo così come lo abbiamo conosciuto sino ad oggi. Le nuove regole causeranno solo più sofferenza".