Migranti, a Lampedusa più di duemila persone nell’hotspot: martedì la visita del ministro Piantedosi
Non rallenta il ritmo degli arrivi di persone migranti a Lampedusa. La scorsa notte, quattro sbarchi hanno portato 182 nuovi ospiti all'hotspot di contrada Imbriacola. I primi tre gruppi soccorsi dalla Guardia costiera erano composti rispettivamente da 42 persone (sette donne), 37 persone (una donna) e 67 persone (tra cui tre donne e due minori). L'ultimo, con 36 persone (nove donne e un minore) è sbarcato direttamente a Cala Madonna e poi è stato bloccato dai carabinieri, informati dai residenti. Ieri invece gli arrivi sono stati quindici, per un totale di 565 persone.
Buona parte delle persone arrivate tra ieri e oggi è partita dalla Tunisia, Paese che – insieme a Libia e Turchia, soprattutto – rappresenta uno dei principali punti di imbarco per la rotta del Mediterraneo centrale. Proprio verso la Tunisia l'Unione europea sta valutando un piano di aiuti, per il quale il governo Meloni spinge molto. Se ne è parlato anche all'ultimo Consiglio europeo, terminato ieri. Oggi il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha dichiarato che il risultato più concreto del Consiglio per quanto riguarda le migrazioni è stato quello che "riguarda la Tunisia, che è il Paese da dove partono in questo momento molti migranti che arrivano poi a Lampedusa, nel sud del nostro Paese. Qui c'è una consapevolezza, una voglia di risolvere il problema da parte di tutti i Paesi".
Tenendo conto di tutti gli ultimi arrivi, questa mattina nell'hotspot c'erano 2.328 persone. In una struttura che, si ricorda, dovrebbe ospitarne poco meno di 400 al massimo. Non si parla del "record" di oltre tremila ospiti raggiunto ieri, ma il numero resta altissimo nonostante nelle ultime ore ci siano stati più di 1.400 trasferimenti in altre strutture fuori Lampedusa, anche con il traghetto di linea verso Porto Empedocle. Oggi ne sono previsti altri mille circa, ma non basterà a portare il numero a una soglia sostenibile.
Chi sbarca riceve la prima assistenza della Croce Rossa, che gestisce l'hotspot da esattamente un mese, direttamente sul molo, a meno che non siano necessari interventi medici particolari. Qui si riceve anche il primo supporto logistico, con il personale di Ong che assiste anche tramite interpreti. Allo stato attuale delle cose, sembra che lo stato di emergenza dichiarato dal governo ad aprile non aiuti a una gestione migliore del centro e a evitare sovraffollamenti costanti.
Martedì prossimo, il 4 luglio, a Lampedusa si recherà in visita il ministero dell'Interno, Matteo Piantedosi. Lo accompagnerà la commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson. Nella mattina di martedì i due visiteranno proprio l'hotspot di contrada Imbriacola, e constateranno di persona le condizioni in cui sono costrette a vivere le persone all'interno, che spesso sono almeno quattro o cinque volte in più della capienza massima.