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Migranti a Lampedusa, migliaia di persone in attesa di essere trasferite: tensioni con la polizia

Durante la notte non sono sbarcati altri migranti sull’isola siciliana, ma il sistema di accoglienza è ormai al collasso: migliaia di persone restano ammassate in attesa di essere trasferite, mentre continuano le tensioni con le forze dell’ordine.
A cura di Tommaso Coluzzi
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La notte, a Lampedusa, è trascorsa senza nuovi sbarchi. È la prima buona notizia, considerando la situazione ormai al collasso sull'isola. La seconda è che oggi verrà trasferita gran parte delle migliaia di migranti che affollano il molo e l'hotspot. Tra martedì e mercoledì, sono arrivate oltre settemila persone, provenienti prevalentemente dalla Tunisia (il che spiega l'intensificarsi dei flussi migratori nelle ultime settimane). Durante la scorsa notte, inoltre, un barchino si è rovesciato al largo di Lampedusa e un bimbo di 5 mesi ha perso la vita.

Dopo il record di oltre settemila persone in 48 ore, arrivate attraverso quasi duecento imbarcazioni diverse, la notte ha portato una tregua a Lampedusa. Certo, la situazione resta drammatica, perché gran parte delle persone sbarcate nelle ultime ore sono ammassate nell'hotspot da 400 posti (che al momento, invece, ospita 4.457 migranti). Tutti gli altri si trovano ancora sul molo, dove le forze dell'ordine cercano di evitare scontri sedando contemporaneamente le possibili rivolte. Vale la pena di ricordare che parliamo di persone arrivate allo stremo delle forze, che magari non bevono da giorni e non mangiano da chissà quanto. Nella notte, un ragazzo è stato portato all'ospedale di Caltanissetta con l'elisoccorso: aveva i postumi di un arresto cardiaco. Sempre con l'elisoccorso, cinque donne in gravidanza sono state trasferite all'ospedale di Agrigento.

Ieri sera, decine di migranti sono riusciti a scappare dall'hotspot nel momento della distribuzione dei pasti, e sono andati in giro per ore per Lampedusa in cerca di cibo. I ragazzi – tutti giovanissimi, gran parte minorenni – sono stati convinti a rientrare, uno alla volta, dai volontari della Croce Rossa e dalle forze dell'ordine, che hanno setacciato l'isola per tutta la notte. I migranti non hanno creato alcun problema sull'isola, mescolandosi ai turisti e informandosi sul costo della pizza e dei panini.

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Oggi, però, sarà la giornata dei trasferimenti: quasi duemila persone lasceranno l'isola. L'organizzazione è la seguente: 453 migranti andranno a Trapani con la nave Lampedusa, dedicata al trasferimento; 480 persone, con la nave dedicata Veronesi, saranno portate ad Augusta; 700 migranti andranno a Porto Empedocle, trasportati dal traghetto di linea Galaxy; 300 persone andranno a Catania con la nave militare Orione. L'obiettivo è svuotare l'isola nel più breve tempo possibile, sperando che i flussi migratori si attenuino come successo nelle ultime ore.

Nel frattempo, il governo Meloni è in grande difficoltà nel gestire comunicativamente la vicenda. La presidente del Consiglio ha detto che la soluzione è fermare gli arrivi in Italia e non ricollocare i migranti in Europa, ma abbandonato lo slogan del blocco navale – che era chiaro un po' a tutti fosse solo propaganda – le altre idee non stanno funzionando. L'opposizione va all'attacco e incalza il governo accusandolo di aver fallito su uno dei suoi cavalli di battaglia, segnale che la questione era più complessa di ciò che raccontava il centrodestra.

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