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Migranti, a Cutro un corteo di 5mila persone dopo il naufragio: “Fermiamo la strage”

A Cutro si è tenuto un corteo di protesta, a quasi due settimane dalla strage di persone migranti del 26 febbraio. Presenti sindaci, associazioni e sindacati. L’opposizione ha contestato anche la festa di compleanno di Matteo Salvini avvenuta poche ore dopo i funerali di sette vittime del naufragio.
A cura di Luca Pons
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Foto di Filcams Cgil nazionale
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Il corteo ‘Fermare la strage subito' si è svolto a Cutro, luogo del naufragio in cui sono morte almeno 76 persone migranti, di cui trenta minorenni e ventuno sotto i 12 anni (quattro corpi sono stati recuperati oggi, di cui due di bambine). L'iniziativa è stata promossa dalla Rete associazioni 26 febbraio, nata dopo il naufragio e chiamata con la data della tragedia. Hanno aderito all'evento numerose associazioni, sindacati e movimenti.

Il corteo di protesta ha raccolto circa 5mila persone, secondo quanto riportato dai presenti. Il percorso della manifestazione partiva dalla stazione della frazione Steccato e, portando in testa alla marcia la croce di legno realizzata con i resti della barca naufragata, procedeva fino al lungomare. Giunti sulla spiaggia, i sindaci di molti Comuni hanno lasciato dei fiori a terra.

Tra gli enti che hanno annunciato la loro partecipazione c'è la Ong Emergency: "È il momento di dire basta ad ogni forma di strumentalizzazione politica e di fermare le stragi", ha dichiarato l'organizzazione, dicendo di voler "esprimere l'indignazione e la solidarietà con le vittime e le loro famiglie con una marcia silenziosa".

Cecilia Strada, della onlus Resq, partecipando alla marcia ha detto: "Oggi siamo qui per far sentire alle autorità la voce della società civile. Abbiamo presentato insieme ad altre associazioni un esposto alla Procura della Repubblica affinché la magistratura faccia luce sui ritardi che hanno provocato la morte di tante persone. Le stiamo provando tutte per far sì che la politica rinsavisca e torni a basare le proprie scelte sul rispetto della vita umana".

Tra i partecipanti c'era anche l'ex sindaco di Riace, Mimmo Lucano. "È istintivo essere qui", ha dichiarato. "Certe volte ci penso e mi vergogno di essere un cittadino occidentale. Quando ci sono queste fasi emergenziali, le comunità calabresi sono scosse e prevale subito quello spirito di solidarietà che non dimostra il governo. A Riace non c'era un'utopia, era l'istinto della normalità".

In testa alla marcia, indossando la fascia tricolore, anche il sindaco di Crotone Vincenzo Voce, che alcuni giorni fa aveva scritto una lettera a Giorgia Meloni criticandola per non aver visitato Cutro subito dopo la strage. Anche in risposta alla lettera, Meloni aveva annunciato la riunione del Consiglio dei ministri a Cutro che si è svolta il 9 marzo e ha portato all'approvazione del nuovo decreto sull'immigrazione.

Festa di compleanno di Salvini, l'opposizione: "Non incontrano familiari delle vittime ma hanno tempo per festeggiare"

Venerdì sera si è svolta una festa a sorpresa per i 50 anni del ministro Matteo Salvini, a cui hanno partecipato diversi esponenti del governo, tra cui la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Venerdì è stato anche i giorni dei funerali, a Bologna per sette delle vittime del naufragio di Cutro. Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha commentato: "Ieri è stata una giornata molto dolorosa per tutti noi. Abbiamo sepolto alcune bare, anche quella di una bambina. Devo dire che sono rimasto molto colpito dalle immagini che ho visto tornando a casa, della conferenza stampa del governo e del karaoke di Salvini e della Meloni". I leader della maggioranza "non hanno voluto incontrare i famigliari né portare omaggio alle bare", ha detto il sindaco, "ma hanno trovato il tempo di festeggiare i 50 anni del ministro Salvini".

Critica anche la capogruppo del Pd al Senato, Simona Malpezzi: "Non hanno reso omaggio ai morti di Cutro, hanno messo in piedi una patetica messinscena, cambiato gli impegni istituzionali per andare a cantare alla festa di Salvini. Disumanità, cinismo, improvvisazione e spregiudicatezza: questo governo spiegato in pochi gesti. Che vergogna".

AsgI: "I superstiti del naufragio sono trattenuti illegalmente"

Nel giorno della protesta per la strage di Cutro, l'Associazione per gli studi giuridici sull'immigrazione (Asgi) hanno denunciato che la permanenza dei sopravvissuti al naufragio nel Cara di Isola Capo Rizzuto, senza la "garanzia di procedure adeguate" e "sotto il controllo delle forze dell'ordine", corrisponde sostanzialmente a "un vero e proprio trattenimento illegale, in violazione delle normativa italiana ed europea".

Asgi ha segnalato la "assenza di chiare indicazioni" alle persone migranti sulle "procedure attivate". Questo fa pensare che non sia stata svolta "un'adeguata informativa legale relativa alle possibilità di accesso alla procedura di asilo e che, anche nel caso in cui questa fosse stata garantita", non ci siano state le modalità adatte: "La presenza di un mediatore, un contesto opportuno, il rispetto della privacy". La Prefettura avrebbe dovuto "immediatamente trasferire i superstiti in un centro di accoglienza in cui vi fossero condizioni materiali adeguate e idonee ad accoglierli", ma non l'ha fatto.

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