Migliore (Pd) contro il M5s: “Mentitori e pagliacci, gestione della crisi da psichiatria”
Dalla richiesta di impeachment del Movimento 5 Stelle per il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla volontà di collaborare con lui. Dalla netta propensione ad andare al voto della Lega alla richiesta di un governo politico per far lavorare una "maggioranza che già c'è". Voto a Luglio, voto dopo Agosto, governo Cottarelli senza fiducia, con una non-sfiducia tecnica da parte del Partito Democratico. Opinioni e orientamenti diversi si sono alternati e intrecciati vorticosamente in sole 24 ore di crisi politica e istituzionale. Su tutto, le accuse vicendevoli di far volare lo spread e il rebus delle alleanze. Il Partito democratico, nel mezzo della crisi, ha tirato fuori l'ipotesi di un "fronte repubblicano". "La parola fronte non mi piace – precisa Gennaro Migliore, deputato del Pd – Ma per me è un'alleanza repubblicana e bisogna precisare il motivo per il quale vorremmo che nascesse: la possibilità di costruire una risposta ai populismi demagogici, a chi ha venduto il Sud, Luigi Di Maio, per i suoi progetti di potere, dedicando al Sud 8 righe su un programma di 50 pagine, dicendo che per il Sud non bisognava fare niente di particolare. Quello che stanno facendo loro è sostanzialmente un governo del cambiamento di idee". Migliore non risparmia stoccate al leader del M5S ma anche a Matteo Salvini della Lega: "Noi abbiamo bisogno di un Paese più forte in Europa – premette l'ex sottosegretario alla Giustizia Pd – Nel momento in cui c'è una campagna demagogica che tende a dire che noi facciamo gli interessi di una potenza straniera, la Germania, voglio ricordare che con la Germania siamo riusciti a costruire l'Unione Europea, mentre qualcun altro come Salvini è agente non so quanto inconsapevole di una potenza straniera come la Russia di Putin che cerca di spaccare l'Unione europea".
Ma in cosa consiste questo fronte repubblicano? Ci sarà uno spazio per un Nazareno bis, come ventilato in alcuni retroscena nei giorni scorsi? A questa ipotesi Migliore chiude le porte: "Non ci sarà Forza Italia. Il centrodestra in questo momento è con Salvini, non abbiamo nessuna intenzione di stabilire un legame – chiarisce – Quando parlo di forze moderate penso ad associazioni di categoria, piccoli imprenditori, artigiani che vogliano entrare in un rassemblèment nel quale c'è anche la sinistra e che si riconoscano in una prospettiva che non ci porta a fare la fine della Grecia né ad andare tra le braccia di Putin, visto che la collocazione geopolitica di Matteo Salvini è quella".
Un altro dei nodi degli ultimi giorni è stato quello della "astensione" del Pd nei confronti di un governo Cottarelli che avrebbe condotto alle elezioni dopo la prossima estate. Una decisione singolare: "L'astensione – ribatte Migliore – è un gesto di responsabilità nei confronti del Presidente della Repubblica ma esprime anche la volontà di non far diventare quello un Governo monocolore, visto che avrebbe una responsabilità molto importante, quella di condurci alle elezioni". Carlo Cottarelli, economista di spicco che ha ricoperto ruoli apicali nel Fondo monetario internazionale, è stata una personalità vicina anche al Partito Democratico, perché ha avuto un ruolo nel governo Letta: fu chiamato mr. Spending review perché designato dall'allora premier Enrico Letta come Commissario straordinario della Revisione della Spesa Pubblica. "Cottarelli, però – risponde Migliore – era uno dei nomi che circolavano anche nel Movimento, ha avuto un ruolo tecnico nel governo Letta ma è sicuramente una figura indipendente".
La parte più dura dello scontro istituzionale si è consumata nella richiesta di impeachment per il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, dopo che aveva chiesto a Movimento 5 Stelle e Lega di sostituire il nome di Paolo Savona per il ministero dell'Economia, perché in passato avrebbe assunto posizioni anti euro. Dalla quella richiesta, però, con l'invocazione della piazza per il 2 Giugno, si è passati a un atteggiamento molto più conciliante nei confronti del Presidente della Repubblica: proprio in un'intervista a Fanpage, Luigi Di Maio ha precisato che "il 2 Giugno in piazza non si va contro Mattarella, ma per il diritto degli italiani di scegliersi il governo". "E' una cosa da psichiatria – attacca Migliore – quella che è successa nelle ultime 24 ore: si può passare dal chiedere la destituzione del Capo dello Stato per attentato alla Costituzione al voler collaborare con lui? Io mi rivolgo sempre a chi pensava di votare per il Movimento 5 Stelle per la tutela di alcuni interessi. Gli interessi del Sud? Il Sud non esiste nel loro programma; gli interessi di quelli che erano di sinistra? Alla fine portano Salvini e tutto il suo leghismo xenofobo al Governo. Insomma, sono dei mentitori e anche un po' pagliacci".