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Michela Brambilla e il caso degli elicotteri di Stato: salvata dalla Camera

L’ex ministro risultava è indagata per avere usato un elicottero di Stato senza reale necessità. Pd e Forza Italia hanno votato contro l’autorizzazione a procedere chiesta dalla magistratura. A favore il M5S.
A cura di B. C.
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La Camera ha negato l’autorizzazione a procedere nei confronti dell’ex ministro di Forza Italia Michela Brambilla accusato dei reati peculato e di abuso di ufficio per aver usato in due occasioni un elicottero dei Carabinieri per raggiungere Piazzola sul Brenta e Rimini. La Brambilla era stata iscritta nel registro degli indagati per aver violato, in qualità di ministro del Turismo, la direttiva del 25 luglio 2008 della presidenza del Consiglio che disciplina i voli di Stato. Va comunque detto che la decisione dell'Aula è in qualche modo scontata. L'Assemblea di Montecitorio ha infatti approvato la proposta della Giunta per le Autorizzazioni di respingere la richiesta arrivata dal Tribunale dei Ministri presso la Corte di Appello di Milano.

L’autorizzazione a procedere è stata negata a voto segreto con 363 sì e 117 no.  Proposta condivisa da tutti i gruppi, quindi, tranne dal Movimento 5 Stelle che ha accusato i deputati di volere coprire "tutti i capricci di Brambilla ministro", secondo quanto affermato da Paola Carinelli in Aula. "Il ‪pd ha appena votato per salvare dall'autorizzazione a procedere per accuse di peculato e abuso d'ufficio nei confronti dell'ex Ministro del Turismo – Michela Vittoria Brambilla. Pare che la ministra abbia usato un elicottero di stato senza reale necessità. Rosato (segretario d'Aula del PD) ha indicato di votare SI al proprio gruppo e salvare il ministro del governo Berlusconi. Quando i cittadini vengono indagati c'è qualcuno che da l'autorizzazione a procedere? Per i parlamentari non è così. Noi siamo cittadini e siamo contrari a questi privilegi da casta. A noi non accade. Noi siamo onesti.", ha dichiarato  Carlo Sibilia del M5S.

 Il procedimento, si legge nella relazione della Giunta, nasce da una denuncia in cui si cita un articolo del Fatto quotidiano del 9 novembre 2010 che riporta due episodi, del 9 dicembre 2009 e del 13 marzo 2010, in cui il Ministro avrebbe fatto uso di un elicottero dei Carabinieri per recarsi, rispettivamente, a Piazzola sul Brenta (PD) e Rimini, e tornare al luogo di partenza, nei pressi della sua abitazione (Calolziocorte). I movimenti, come risulterà confermato nel corso delle indagini preliminari, erano legati alla partecipazione della Brambilla ad una conferenza regionale sul turismo (Piazzola sul Brenta, 9 dicembre 2009) e ad un incontro pubblico con operatori turistici (Rimini 13 marzo 2010).

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