Messina Denaro, sospeso il consigliere Fdi Randazzo, che aveva tentato di vendere file riservati sul boss
Il prefetto di Trapani Filippina Cocuzza ha appena sospeso dalla carica il consigliere comunale di Mazara del Vallo Giorgio Randazzo, 33 anni, che ieri era stato posto ai domiciliari perché coinvolto nell'inchiesta della Dda di Palermo sul tentativo di vendita di file investigativi riservati, relativi alla fase successiva all'arresto del boss mafioso Matteo Messina Denaro.
Nell'inchiesta sono coinvolti anche il fotografo Fabrizio Corona e il maresciallo dei carabinieri Luigi Pirollo. I due avrebbero tentato di vendere oltre settecento file segretissimi sulle indagini che hanno portato all'arresto del boss, attraverso la mediazione di Fabrizio Corona. Ma il piano del maresciallo dei carabinieri Pirollo e di Randazzo è naufragato, grazie anche alla denuncia alle forze dell'ordine del giornalista Moreno Pinto al quale l'intero materiale, trafugato dal server dell'Arma, sarebbe dovuto finire per essere poi pubblicato sul sito ‘Mow' da lui diretto.
"Fabrizio non ha provato a vendermi niente, ha interloquito con Randazzo come ho fatto io per capire meglio fin dove si spingesse e quali fossero le sue reali volontà, ma poi nel momento giusto si è sfilato. Io con Randazzo, invece, ho continuato a parlare, sempre più raramente, fino a non sentirlo più", ha raccontato Pinto, il quale aveva compreso subito che i documenti fossero riservati, che sarebbe stato illegale acquistarli e che si trattava di materiale investigativo ordinario, per cui non avrebbe potuto pubblicare alcuno scoop. "Non solo non siamo andati avanti nella trattativa, ma io ho raccontato tutto alla polizia", ha spiegato. Dagli inquirenti, invece, non è mai andato Corona che ora è indagato per ricettazione. "Non so perché non si sia presentato o perché non l'abbiano sentito. So solo che era d'accordo con me a lasciar perdere", ha detto Pinto.
Ieri Fratelli d'Italia aveva già sospeso l'iscrizione del consigliere comunale di Mazara del Vallo. Randazzo, 33enne, è stato eletto consigliere comunale nelle file della Lega alle elezioni amministrative del 2019, ma nel febbraio 2021 è entrato in dissenso con i vertici del Carroccio sulla gestione del partito in provincia di Trapani e in Sicilia, passando quindi a FdI, del quale è stato finora anche dirigente provinciale.