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Mes, maggioranza contraria a ratifica: cosa succede dopo ok a Patto di stabilità

Anche dopo il via libera all’intesa europea sul Patto di stabilità, raggiunto all’Ecofin, resta incerta la sorte sulla ratifica dell’accordo sul nuovo Mes. La maggioranza potrebbe puntare a un nuovo rinvio.
A cura di Annalisa Cangemi
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In commissione Bilancio alla Camera la maggioranza ha votato il parere contrario alla ratifica del Mes, ma Forza Italia si è astenuta. La proposta, si legge nel parere presentato in commissione  è "carente di meccanismi idonei a garantire il coinvolgimento del Parlamento nel procedimento per la richiesta di attivazione del Meccanismo europeo di stabilità, con ciò escludendo le Camere da procedure di significativo rilievo sul piano delle scelte di politica economica e finanziaria e che tale esclusione potrebbe pregiudicare la possibilità per il Parlamento di monitorare versamenti ulteriori del capitale sottoscritto, esprime parere contrario". 

Anche dopo il via libera di ieri al Patto di stabilità, raggiunto all'Ecofin, la maggioranza resta contraria alle modifiche al Mes. Se inizialmente la maggioranza sembrava dovesse puntare al rinvio del voto al 2024, i deputati hanno poi votato per anticiparlo e procedere subito.

A gennaio l'attività del governo, secondo quanto si apprende, dovrebbe ripartire con un nuovo decreto sul Pnrr, che riguarda soprattutto – spiegano fonti informate all'Agi – le assunzioni per la messa a terra degli obiettivi del piano nazionale di ripresa e resilienza. Domani c'è il voto finale con fiducia dell'Aula del Senato alla legge di bilancio, il 29 dicembre ci sarà l'ok definitivo della Camera. A palazzo Madama i lavori riprenderanno, dopo l'ok alla manovra, con l'Autonomia in Aula dal 16 gennaio. Alla Camera non è ancora chiaro cosa accadrà, in attesa della manovra.

Riguardo agli eventuali effetti sulle finanze dello Stato la posizione del governo è già stata chiarita dal sottosegretario Freni. "Nel caso assai remoto in cui venisse attivato il prestito dal Mes al Fondo Unico di Risoluzione non vi sarebbe un incremento apprezzabile delle probabilità che l'Italia debba versare quote di capitale", ha sottolineato. E oggi il sottosegretario della Lega, a margine dell'ufficio di presidenza della commissione Bilancio della Camera, ha aggiunto: "Sul fronte leghista le posizioni non sono mai cambiate. La Lega va fiera della sua coerenza quindi non mi aspetto novità. Il Governo sarà coerente al volere del Parlamento". 

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