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Mes, Salvini attacca Ue: “Rispettando le regolette di Bruxelles abbiamo ottenuto solo disperazione”

“Il Mes non lo sceglie nessuno in Europa, rispettando tutte le regolette europee abbiamo solo disperazione e disoccupazione che non ha eguali nella storia”: così Matteo Salvini, ospite alla trasmissione diMartedì su La7, torna ad attaccare l’Unione europea. Non solo: il leader leghista critica anche il governo per la gestione dell’emergenza coronavirus e risponde alla polemiche sulla manifestazione del 2 giugno.
A cura di Annalisa Girardi
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Il leader della Lega, Matteo Salvini, è intervenuto alla trasmissione diMartedì su La7, toccando diversi temi tra la crisi economica, il rapporto con il governo e le critiche ricevute durante l'emergenza coronavirus. "Uscire dall'euro e dall'Europa non è in discussione al momento. Ma se dovessi scegliere tra la felicità e la salute degli italiani e il mantenimento della burocrazia europea… scegliere gli italiani",afferma Salvini. Per poi accusare: "Noi dall'Europa sentiamo solo impegni e promesse. Ma i soldi non esistono. E infatti gli altri Paesi non hanno aspettato l'Europa. Se emettiamo buoni del Tesoro di soldi ne abbiamo anche noi quanti vogliamo". Secondo Salvini gli strumenti dell'Europa, in primis il Mes, non sono ciò di cui hanno bisogno gli Stati membri: "Il Mes non lo sceglie nessuno in Europa, rispettando tutte le regolette europee abbiamo solo disperazione e disoccupazione che non ha eguali nella storia. Fra tre mesi non ne parleremo più. Nessun altro Paese in Europa lo vuole. O tutti gli altri sono fessi o magari è una fregatura". Nel centrodestra non sono tutti d'accordo però: "Ne parleremo anche con Silvio Berlusconi, non c'è problema", taglia corto l'ex ministro dell'Interno.

Secondo Salvini, quindi, le regole dell'Unione europea non hanno beneficiato il Paese: "Negli anni '80 in Italia si lavorava più che in Germania e con stipendi più alti. Le nostre imprese compravano quelle straniere. Ora siamo nel 2020, ma se tornassi al governo, metterei all'ordine del giorno un'Italia di nuovo forte". E proprio sulla sua richiesta di andare alle urne a settembre, in una situazione di emergenza, commenta: "Il governo litiga tutti i giorni. Litigano sulla giustizia, sulla scuola, sul Mes. Non stanno facendo un accidente. Preferisco che gli italiani possano avere di fronte cinque anni di stabilità, piuttosto che assistere ogni giorno al litigio politico". L'ex ministro dell'Interno continua affermando che da tre mesi il suo partito sta presentando al governo proposte ed emendamenti, che però non vengono accettati.

Alle critiche che gli sono state rivolte per i comportamenti mostrati durante la manifestazione del centrodestra del 2 giugno, in cui spesso è stato fotografato con la mascherina abbassata: "Gli italiani vogliono tornare a vivere. Perché se no la fame farà più forti del virus. Posso togliermi la mascherina mentre parlo con una signora? È tanto grave quanto non mantenere le promesse fatte al Paese? Si è parlato di questo per giorni sui giornali, ma ci sono altri problemi, come la cassa integrazione che non arriva ai lavoratori".

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