video suggerito
video suggerito

Mes, l’Eurogruppo è tornato a mettere il governo Meloni sotto pressione: “Ratificarlo è la priorità”

La ratifica del Mes potrà tornare in Parlamento da inizio novembre, e la riunione di oggi dell’Eurogruppo ha risollevato il tema. L’Italia è l’unico Paese rimasto a non aver dato il via libera alla riforma dell’accordo, ma Lega e FdI si sono sempre detti contrari.
A cura di Luca Pons
45 CONDIVISIONI
Immagine

Per mesi il problema è stato sepolto – come sempre negli ultimi anni – ma presto il dibattito sul Mes tornerà a tenere banco nella politica italiana. All'inizio dell'estate, il governo Meloni si era trovato a rischio spaccatura su un tema che ormai vede posizioni politiche radicate e difficili da smuovere: la riforma del Mes e la sua ratifica in Parlamento. Oggi, la riunione dell'Eurogruppo (che riunisce i ministri dell'Economia della zona euro) ha chiesto ancora una volta all'Italia di fare il passo decisivo.

Si tratta di un atto che all'apparenza non ha un peso particolare: nel 2021 il Meccanismo europeo di stabilità (Mes) è stato riformato, dopo un lungo confronto tra i governi di tutti i Paesi che ne fanno parte, e adesso i Parlamenti di questi Stati devono ratificare, cioè confermare con un voto, la decisione. O meglio, un solo Parlamento: quello italiano, che è l'unico rimasto a non aver dato il via libera.

La questione, più che tecnica, è politica. Le forze del centrodestra, soprattutto Fratelli d'Italia e la Lega, negli anni si sono duramente opposti alla riforma del Mes. Ora che si trovano in maggioranza, però, la responsabilità di votare contro la ratifica e far fallire la riforma sarebbe decisamente pesante e potrebbe avere un impatto negativo a livello europeo. A luglio, la soluzione per non dover affrontare la questione era stata votare una sospensiva. A inizio novembre, però, la sospensiva scadrà e la ratifica si ripresenterà.

Oggi, il presidente dell'Eurogruppo Paschal Donohoe ha detto al termine dell'incontro: "Il ministro Giorgetti è ben consapevole della dimensione europea della riforma Mes. Ci ha aggiornati sulle sfide della situazione politica in Italia al momento, che tutti riconosciamo, e sui suoi sforzi, dei quali continuiamo a fidarci e a dipendere, per ottenere un risultato per tutti i membri della zona euro".

Poi ha aggiunto: "Vorrei solo sottolineare che questa ratifica è così importante non solo per l'Italia, che beneficerebbe della rete di sicurezza che il Mes fornirebbe, ma questa rete di sicurezza deve essere in atto per l'intera area dell'euro. Confido che le autorità italiane continueranno a fare tutto il possibile per mantenere questo importante impegno".

Ha parlato anche il direttore esecutivo del Mes, Pierre Gramegna: "La ratifica rimane ovviamente una priorità ancora più importante, perché alla fine di quest'anno le linee di credito nazionali scadranno. Siamo in costante contatto con il governo italiano e speriamo che la procedura parlamentare contribuisca a spingere la ratifica che gli altri 19 Paesi si aspettano", ha dichiarato. Mentre l'Italia esita, i preparativi per l'entrata in vigore del nuovo trattato sono già iniziati: "Potremmo dire che, dal punto di vista operativo, ci siamo. È pronto".

45 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views