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Mes, il voto del Parlamento slitterà a settembre. M5s: “Strumento inadeguato per la crisi”

Il voto del Parlamento sul Mes non ci sarà prima di settembre. Solo allora Camera e Senato saranno chiamati a esprimersi sull’opportunità di utilizzare i 37 miliardi per le spese sanitarie. Il M5s rimane fermo sul ‘no’ allo strumento: “Il Recovery Fund è assolutamente sufficiente per affrontare la crisi. il Mes pone delle condizionalità che metterebbero in ginocchio l’Italia”, ha detto il grillino Ricciardi.
A cura di Annalisa Cangemi
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Ha creato irritazione nel premier Giuseppe Conte la dichiarazione della cancelliera tedesca Angela Merkel, che a breve guiderà il prossimo semestre secondo cui il Mes dovrebbe essere utilizzato dall'Italia, perché, sostiene, "il Recovery Fund non può risolvere tutti problemi dell’Europa". Secca la replica del presidente del Consiglio: "Sul Mes non è cambiato nulla. Rispetto le opinioni della Merkel ma a far di conto per l'Italia è il sottoscritto con Gualtieri e i ragionieri dello Stato e con tutti i ministri. Ci stiamo predisponendo per un piano di Recovery plan italiano a settembre".

Ma il Fondo Salva Stati non è stato ancora utilizzato perché manca il voto del Parlamento, voto che presumibilmente non avrà luogo prima di settembre. È probabile che non si parlerà di Mes nella risoluzione che verrà votata in Parlamento dopo le comunicazioni del premier in vista del prossimo Consiglio europeo del prossimo 17 luglio. Lo ha confermato anche il deputato grillino Riccardo Ricciardi, che ieri in un'intervista a ‘la Repubblica' ha detto: "Non credo ci saranno novità al riguardo. E quindi il no del governo italiano sarà netto".

Conte sembra al momento essersi allineato con i pentastellati, da sempre molto critici sul ricorso a questo strumento. "Il Mes? Lo diciamo da tempo: è uno strumento inadeguato. Lo dicevamo prima dell'emergenza Covid-19 e lo diciamo a maggior ragione ora".

E ancora: "Il Recovery Fund è assolutamente sufficiente per affrontare la crisi. il Mes pone delle condizionalità che metterebbero in ginocchio l'Italia. Il rifiuto del Movimento ad utilizzare il fondo Salva-Stati non è una questione di principio o di orgoglio, questo deve essere chiaro". Mentre in merito alle parole di Angela Merkel si è espresso così: "Il governo italiano non ha mai neanche pensato di intromettersi negli affari e nelle decisioni di altri Paesi. Non capisco perché invece altri leader europei, e in particolare la cancelliera tedesca, si sentano nel diritto di farlo. È una mancanza di rispetto nei confronti dell'Italia, del nostro presidente del Consiglio, del governo e degli italiani".

Il Consiglio europeo ha dato il via libera al pacchetto di proposte presentato dall'Eurogruppo per far fronte alla crisi economica innescata dalla pandemia, tra cui c'è il potenziamento della Banca d'investimento europea, l'utilizzo del fondo Sure per contrastare la disoccupazione e il ricorso al Mes, senza condizionalità, per le spese sanitarie. Ma il Consiglio Ue ha stabilito solo che gli Stati membri potranno fare ricorso a questi strumenti per contrastare l'emergenza, non prima però che ogni  singolo Stato avrà sottoposto il pacchetto di misure da al voto del proprio Parlamento. Lo stesso avverrà quindi in Italia, quando Camera e Senato saranno chiamati a esprimersi sull'opportunità di utilizzare i 37 miliardi per le spese sanitarie (dei 540 messi a disposizione dall'Ue per il piano Bei, il fondo Sure e il Mes).

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