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Stati generali, Conte sul Mes: “Al momento non ci serve. Ma sarà il Parlamento a decidere”

“Sul Mes non ci sono novità rispetto a quello che abbiamo già dichiarato. Come governo noi abbiamo detto che in questo momento non c’è la necessità di attivare il Mes. Semmai dovremo fare delle valutazioni in questa direzione le faremo con il Parlamento”: con queste parole Giuseppe Conte conferma che mercoledì prossimo sarà in Parlamento per un’informativa prima del Consiglio Ue. Ma l’opposizione insorge, in quanto inizialmente erano previste delle comunicazioni seguite da un voto dell’Aula.
A cura di Annalisa Girardi
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Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, afferma che al momento l'Italia non abbia bisogno del Meccanismo europeo di stabilità. A pochi giorni dal Consiglio europeo che sarà chiamato a discutere del piano per la ripresa presentato dalla Commissione europea e il nuovo bilancio a lungo termine dell'Unione, Conte torna a ribadire la sua posizione sul Mes. "Sul Mes non ci sono novità rispetto a quello che abbiamo già dichiarato. Come governo noi abbiamo detto che in questo momento non c'è la necessità di attivare il Mes. Ovviamente dovremo sempre aggiornarci con il quadro di finanza pubblica e il ministro Gualtieri dovrà riferire sull'andamento di una situazione come quella che stiamo attraversando", ha affermato al termine della seconda giornata degli Stati generali dell'economia.

Conte conferma quindi che mercoledì prossimo sarà alla Camera e in Senato per un'informativa prima del vertice con gli altri capi di Stato e di governo Ue: "Mercoledì ci sarà un mio passaggio, che non era strettamente obbligato perché il Consiglio europeo di venerdì sarà informale. Ma come altre volte ho fatto passerò alle Camere per informare in ogni caso su quelle che saranno le discussioni che avremo". E conclude: "Non ci sono delle certezze: in questo momento l'andamento dell'economia è imprevedibile. Noi faremo costantemente di conto. Semmai dovremo fare delle valutazioni in questa direzione le faremo con il Parlamento".

Parole che non bastano alle opposizioni, che hanno fortemente criticato la scelta del presidente del Consiglio di tenere un'informativa e non una comunicazione, come era inizialmente previsto. Infatti, questo significa che non ci sarà nessun voto da parte delle Aule del Parlamento. Emma Bonino ha commentato: "Occorre che ciascun partito chiarisca le sue posizioni. E di certo apprendere che non sarà probabilmente possibile presentare risoluzioni e votare non mi fa ben sperare. Se sarà impedito al Parlamento di potersi esprimere Conte andrà ancora una volta al Consiglio Ue di venerdì senza un chiaro mandato".

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