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Cerimonia di insediamento di Donald Trump

Meloni vola a Washington per il giuramento di Trump: quando si incontreranno

Giorgia Meloni è a Washington per partecipare alla cerimonia di insediamento di Donald Trump. La premier è l’unica leader europea presente all’evento. Possibile l’incontro con il tycoon dopo la firma degli atti esecutivi o, nel pomeriggio, al ballo riservato agli ospiti.
A cura di Giulia Casula
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Giorgia Meloni è arrivata a Washington per partecipare alla cerimonia di insediamento di Donald Trump. L'aereo è atterrato nella notte, intorno alle 23.45 ora locale (le 5.45 di questa mattina in Italia) alla Joint Base Andrews in Maryland.

La premier prenderà parte all'inauguration day in cui Trump presterà giuramento come 47esimo presidente degli Stati Uniti. La cerimonia procederà a ritmi serrati, ma è probabile secondo alcune fonti che i due leader riusciranno ad avere un breve colloquio.

La cerimonia si svolgerà in Campidoglio, al chiuso, a causa delle gelide temperature che hanno avvolto la capitale federale. Il giuramento di rito è previsto per le 12 locali (18 italiane) e da quel momento in poi Trump entrerà incarica. Tra i 600 ospiti della Rotonda dove si terrà l'evento, Meloni è l'unico capo di governo europeo presente, destinataria di un invito diretto da parte del tycoon.

All'inauguration saranno presenti altri leader come il presidente argentino Javier Milei e dignitari stranieri come il vicepresidente cinese Han Zheng. E poi naturalmente i familiari di Trump e Vance, i giudici della Corte suprema, gli ex presidenti (Bush, Clinton, Obama con le rispettive mogli a parte Michelle), i capi delle commissioni di Camera e Senato oltre alla leadership del Congresso.

Secondo alcune fonti, potrebbe esserci anche Elon Musk, che nella nuova amministrazione Usa guiderà il Dipartimento per l'efficienza governativa. L'incontro tra Meloni e il neopresidente potrebbe tenersi dopo la firma degli atti esecutivi o, nel pomeriggio, al ballo riservato agli ospiti.

Circa due settimane fa, i due leader si erano incontrati a Mar a Lago, dove la premier si era recata per una visita lampo per discutere, tra le altre cose, della detenzione di Cecilia Sala (rilasciata pochi giorni dopo) a cui si legava il caso di Abedini, l'ingegnere iraniano arrestato in Italia in attesa di essere estradato negli Usa (anch'egli poi liberato su richiesta del ministro Nordio).

Come detto, Meloni sarà l'unica leader europea presente all'inauguration day, il che rafforza dentro Fratelli d'Italia l'idea di un possibile ruolo della premier come ponte tra gli Stati Uniti e l'Unione europea, sopratutto alla luce della minaccia trumpiana di nuovi dazi.

"La presenza di Giorgia Meloni al giuramento di Trump è la conclusione di un percorso che punta a costruire un rapporto privilegiato con l'alleato americano a beneficio dell'Italia e magari anche dell'Europa, se decide di cambiare passo rispetto agli ultimi anni", ha commentato Carlo Fidanza, capo delegazione di FdI al Parlamento Ue, anch'egli presente a Washington.

"Non c'è alcuna crepa in Europa", ha rassicurato. "È invece una grande opportunità anche per i non invitati. Prevedo che molti cercheranno di recuperare terreno e di emulare Meloni nei prossimi mesi", ha aggiunto. Quanto alla presenza di una delegazione di Ecr, composta fra gli altri dal segretario generale Antonio Giordano e dal deputato meloniano eletto negli Usa Andrea Di Giuseppe, Fidanza ha spiegato che "è frutto di rapporti storici tra i repubblicani americani e i conservatori europei. Per noi è naturale essere qui in questo momento storico".

Intanto in tutta Washington, dalla Casa Bianca a Capitol Hill, sono scattate le misure di sicurezza che con oltre 25mila agenti blindano la città in vista della cerimonia.

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