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Consiglio Ue, Meloni: “Difendiamo diritto a non emigrare, arricchire schiavisti non è solidarietà”

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, durante le comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo ha affrontato anche il tema immigrazione: “Con un Piano Mattei per l’Africa sosteniamo il diritto a non dover emigrare”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"L'Italia può giocare un ruolo da protagonista" anche nella gestione europea del fenomeno migratorio. Ne è convinta la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, come ha ribadito nelle sue comunicazioni tenute alla Camera in vista del prossimo Consiglio europeo del 15 e 16 dicembre, che si occuperà anche del dossier Ucraina, a cui l'Italia non farà mancare il proprio supporto.

"La rotta del Mediterraneo centrale è stata considerata per la prima volta prioritaria in un documento della commissione Ue, non sarebbe accaduto se l'Italia non avesse posto con determinazione due questioni: il rispetto della legalità internazionale e la necessità di affrontare il fenomeno della migrazione a livello strutturale", ha detto in un passaggio del suo intervento di questa mattina la premier. Come aveva già sottolineato in passato, Meloni ha ribadito che "Bisogna passare dal dibattito sulla redistribuzione dei migranti a quello sulla difesa comune dei confini esterni dell'Unione europea: serve un quadro di collaborazione basato su flussi legali e un'incisiva azione di prevenzione e contrasto di quelli irregolari, fermando le partenze e lavorando a una gestione europea dei rimpatri".

"L'Italia sta sostenendo l'onere maggiore di fronte al traffico di esseri umani nel Mediterraneo. Non intendiamo fingere che vada bene così. Quando leggiamo di scontri a fuoco fra libici e trafficanti di esseri umani o degli scafisti che gettano a mare i migranti, siamo sempre più convinti che arricchire questi cinici schiavisti del terzo millennio nulla ha a che fare con il concetto di solidarietà". 

"Il fianco sud europeo non è meno importante del fianco Est: serve pari attenzione: occorre rafforzare la collaborazione con i paesi mediterranei con la priorità della lotta contro l'immigrazione. Bisogna creare un vero partnenariato medirerraneo che non sia limitato a rapporti bilaterali. Siamo cerniera tra le due sponde: l'obiettivo strategico di questo governo è fare dell'Italia lo snodo energetico tra la sponda sud del Mediterraneo con il resto dell'Europa", ha aggiunto.

Meloni ha rilanciato anche l'idea di un ‘Piano Mattei' per l'Africa, un approccio che non sia "predatorio" ma "collaborativo", per difendere "il diritto a non dovere emigrare", rispetto al diritto all'emigrazione sostenuto fino ad ora.

Attraverso progetti come l'elettrodotto fra Italia e Tunisia "lavoriamo per rendere l'Italia fautrice di un Piano Mattei per l'Africa. Un approccio non predatorio con i Paesi africani ma collaborativo, che favorisca crescita, dignità e lavoro, che favorisca il diritto a non dover emigrare", ha spiegato.

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