Meloni vede Orban a Bruxelles, il premier ungherese: “Mi muoverò per equo trattamento a Ilaria Salis”
Giorgia Meloni è volata ieri sera a Bruxelles, dove oggi si terrà il Consiglio europeo straordinario. L'agenda è tutta dedicata alla discussione del budget pluriennale comunitario e l'obiettivo è quello di superare lo stallo in cui erano finiti i leader Ue lo scorso dicembre, quando il premier ungherese Viktor Orban aveva messo il veto sui fondi all'Ucraina. Ed è proprio Orban il primo capo di governo che Meloni ha incontrato appena arrivata nella capitale belga, non tanto per discutere di come superare l'impasse sugli aiuti a Kiev, ma per parlare del caso di Ilaria Salis. "Ho raccontato nei dettagli il caso a Meloni. Le ho detto che la magistratura non dipende dal governo, ma dal Parlamento. L'unica cosa che sono legittimato a fare è fornire dettagli sul suo trattamento in carcere ed esercitare un'influenza perché abbia un equo trattamento", ha detto Orban ai cronisti al termine dell'incontro con la presidente del Consiglio.
Il premier ungherese ha poi aggiunto che "Ilaria Salis ha potuto fare delle telefonate e non è stata isolata dal mondo". Il portavoce di Orban, Zoltan Kovacs, ha detto: "I reati in questione sono gravi, sia in Ungheria che a livello internazionale. Le misure adottate nel procedimento sono previste dalla legge e adeguate alla gravità dell'accusa del reato commesso".
Oggi Meloni ha incontrato di nuovo Orban per un bilaterale prima del vertice europeo. La presidente del Consiglio aveva già sentito Orban al telefono all'indomani della diffusione delle immagini che ritraevano in catene nell'aula del tribunale avevano. Le opposizioni continuano a chiedere alla presidente del Consiglio di fare pressioni sul "suo amico" Orban e di riferire quanto prima possibile in Parlamento. Intanto, sono scoppiate le polemiche sulle parole di Matteo Salvini, secondo cui "è assurdo che questa Salis in Italia faccia la maestra". Per il leader leghista la donna non può fare la maestra. Intervistato da Repubblica, afferma: "Vi pare normale che una maestra elementare vada in giro per l'Europa, e adesso scopro anche in Italia, a picchiare e sputare alla gente? Che nel 2024 si vada in tribunale con i ceppi non è accettabile, ma quella donna se è colpevole deve pagare. E se il reato l'ha commesso in Ungheria deve essere processata in Ungheria. La sinistra ci dice sempre che dobbiamo rispettare la magistratura, ecco, allora rispettino anche la magistratura ungherese".
Non si fa attendere la reazione del Movimento Cinque Stelle, secondo cui Salvini "deve vergognarsi". La leader del Partito democratico, Elly Schlein, rilancia: "Allora io gli chiedo se chi è accusato di sequestro di persona possa fare il ministro",