Meloni vede Macron: “Su migranti siamo d’accordo, Italia e Francia collaboreranno di più in futuro”
Giorgia Meloni è volata a Parigi, dal presidente Emmanuel Macron, per sostenere la candidatura di Roma all'Expo 2023. Dietro la visita della presidente del Consiglio all'Eliseo, però, c'è molto di più: in primis un tentativo di ricucire i rapporti con Parigi dopo i vari strappi tra i due governi sulla questione migratoria. Meloni e Macron hanno parlato a lungo dei vari dossier sul tavolo, dei migranti ma non solo. In conferenza stampa il presidente francese per prima cosa ha ribadito il cordoglio per la morte di Silvio Berlusconi, per poi affermare che Italia e Francia possono rafforzare la loro cooperazione in diversi ambiti.
Per primo quello del sostegno all'Ucraina, dove c'è già una forte unità di intenti nel sostegno a Kiev: "Come europei ed alleati dobbiamo continuare a sostenere insieme l'Ucraina, ringrazio Meloni per la chiarezza della sua posizione a riguardo. Italia e Francia si devono rallegrare della cooperazione in ambito militare, nel sostegno a Kiev. Il nostro sistema di difesa antiaerea Samp/T è oggi dispiegato e operativo. È un esempio molto concreto di quello che Francia e Italia possono fare insieme, auspico di poter continuare in questo senso". Macron ha quindi auspicato a una più stretta cooperazione in materia energetica, economica, climatica, ma anche appunto, migratoria.
Macron ha parlato della situazione in Tunisia e ha detto che il governo francese e italiano condividono la stessa linea: "Vogliamo raggiungere un accordo efficace con l'Fmi". E ancora: "Continuiamo ad assistere a drammi nel Mediterraneo. Dobbiamo essere in grado di organizzare in maniera più efficace la gestione dei flussi e l'asilo, restando fedeli ai nostri valori. Il nostro coordinamento deve continuare, dobbiamo lavorare anche con i Paesi di origine per controllare i flussi. Questo è il senso anche della nostra iniziativa in Tunisia. Dobbiamo rafforzare anche le nostre frontiere esterne, come quelle dell'Italia che è un Paese di primo ingresso. Non ci può essere una buona politica migratoria in Europa se non c'è controllo delle nostre frontiere comuni. Bisogna trovare un equilibrio tra responsabilità e solidarietà. Questo è l'approccio pragmatico che serve, Francia e Italia devono continuare in questa direzione".
Macron, ricordando il Trattato del Quirinale, ha detto: "I legami tra le nostre società, economie e culture fanno vivere ogni giorni questa relazione unica che c'è tra Italia e Francia. Un'amicizia a cui tengo in primis. Talvolta vi possono essere delle controversie ma sempre in un contesto rispettoso, più profondo, che ha nutrito i nostri legami".
Meloni, da parte sua, ha ringraziato Macron per l'accoglienza e ha ribadito le parole del presidente francese: "Italia e Francia sono due nazioni legate, sono centrali e protagoniste in Europa. Hanno particolarmente bisogno, in un momento come questo, di dialogare perché molti sono gli interessi comuni. La nostra collaborazione è stretta e proficua in molti settori. Io e Macron ci siamo già incontrati diverse volte, abbiamo già discusso molte volte di tanti temi, l'incontro di oggi ci ha permesso di farlo ancora, per affrontare le grandi e difficili sfide che abbiamo di fronte".
La presidente del Consiglio ha quindi proseguito affermando che Francia e Italia condividono spesso una sensibilità comune. Anche sul tema del Mediterraneo: "Il presidente Macron parlava della Tunisia, ma anche della Libia. Lavoriamo per obiettivi convergenti. Ma anche sulla difesa europea e la sovranità strategia, sono temi su cui spesso ci siamo trovati d'accordo". E ancora: "È essenziale che Roma e Parigi lavorino insieme, sia a livello bilaterale che multilaterale come Ue, Nato, G7. Le nostre nazioni hanno anche un'eccellente relazione economica, siamo entrambi il secondo partner dell'altro. Sono numeri che possono ancora migliorare".
Tornando a parlare della questione migratoria, Meloni ha aggiunto: "Ci attende un importante Consiglio europeo. Siamo d'accordo sul fatto che sia necessario fare passi avanti concreti, rispetto a una visione che abbiamo già messo nero su bianco. Dobbiamo superare la diatriba che per lungo tempo c'è stata tra movimenti primari e secondari, dobbiamo capire che non possiamo governare quelli secondari se a monte non lavoriamo insieme per gestire quelli primari. Il partenariato con i Paesi di origine diventa fondamentale, in particolare con quelli del Nord Africa. Dobbiamo trovare alternative per favorire l'immigrazione legale e stroncare le reti di trafficanti. Non possiamo continuare a consentire lo schiavismo nel terzo millennio, non possiamo consentire che la selezione di ingresso a casa nostra la facciano criminali. E per questo dobbiamo cooperare, per aiutare le nazioni africani a svilupparsi. Bisogna garantire il diritto a non dover emigrare, su questo ovviamente lavoriamo insieme".
Meloni ha concluso ribadendo che Italia e Francia continueranno a sostenere l'Ucraina a 360 gradi fino a quando sarà necessario: "Siamo fieri del sistema antiaereo che Italia e Francia hanno fornito a Kiev. Come diceva il presidente Macron è uno dei tanti esempi di quello che possiamo fare insieme. Confido che a partire da oggi lo faremo ancora meglio e ancora di più".