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Meloni: “Tassa su extraprofitti banche? Ok correttivi ma resta”. E sul Ponte sullo Stretto: “Lo famo”

Meloni durante la registrazione di Porta a Porta risponde alle critiche della Bce sulla tassazione degli extraprofitti delle banche: “Se ci sono correttivi da fare, si possono valutare tranquillamente. Ma non intendo fare marcia indietro”.
A cura di Annalisa Cangemi
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La presidente del Consiglio Meloni, ospite questa sera a Porta a Porta, difende la tassa sugli extragettiti delle banche: la misura resterà, si può correggere, ma solo a "parità di gettito" perché il governo non è intenzionato ad andare fino in fondo. La premier lo ha puntualizzato durante la registrazione del programma, in onda stasera su Rai1, rispondendo alle critiche della Banca centrale europea.

"Se ci sono correttivi da fare, si possono valutare tranquillamente. Ma non intendo fare marcia indietro. Tutte le modifiche si possono fare, a parità di gettito. La misura che abbiamo previsto nell'importo deve rimanere uguale", ha detto la premier. "Rivendico il provvedimento, non c'è nessun intento punitivo ma l'idea di uno stato che quando deve intervenire su cose che considera ingiuste interviene. Non interviene solo sul piccolo imprenditore". E ancora: "Grazie alle scelte della Bce sono aumentati gli interessi sui mutui e non sui depositi. Noi abbiamo tassato questo margine ingiusto". 

Parole che sono state accolte positivamente dal vicepremier Tajani: "È giusto chiedere alle banche un impegno concreto per aiutare l'Italia. Apprezzo le parole di Giorgia Meloni disponibile a correggere il testo del decreto sugli extra profitti per meglio tutelare risparmi e sistema economico nazionale. Pronti a dare il nostro contributo", ha commentato su X il segretario nazionale di Forza Italia e ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Quindi un passaggio dedicato alla vicenda Ita Lufthansa: "Scontro con l'Europa? Mi diverte sempre questo racconto. Siamo in Ue ma a testa alta anche per difendere i nostri interessi nazionali. Il governo trova una soluzione dopo anni, poi mi aspetto che ci venga detto ‘bravi' e non si perda tempo, lo penso e l'ho detto. Quando troviamo soluzioni uno chiede che anche l'Ue ci dia una mano". 

Meloni scherza sul Ponte sullo Stretto: "Lo famo"

"Lo famo…". La premier ha risposto così sul Ponte sullo Stretto di Messina, ripetendo in romanesco una vignetta di Osho sull'opera, rassicurando il suo vice e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.

"Il nuovo ruolo di Draghi? Una buona notizia"

L'incarico a Draghi dalla Commissione europea? "Tutto viene visto contro di noi in un certo racconto. Draghi è uno degli italiani più autorevoli che abbiamo. Spero che in un ruolo del genere possa avere un occhio di riguardo. È una buona notizia". ha detto la premier, commentando la richiesta da parte della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen all'ex premier Mario Draghi di preparare un rapporto sul futuro della competitività europea.

La stoccata a Gentiloni

"Io sono una persona abituata a dire quello che pensa, ho trovato facesse molte interviste nell'ultimo anno per redarguire e dire la sua sull'operato del governo, ecco, non so se accade nelle altre nazioni. I commissari non è che fanno il lavoro del loro governo però un occhio ogni tanto…ho visto un approccio più critico che non collaborativo, ma non vuol dire che io voglia litigare o discutere con Paolo Gentiloni", ha detto, in merito alle critiche del suo esecutivo al commissario europeo per Affari economici.

Meloni contro il Superbonus

"I bonus edilizi messi in campo dal governo Conte sono costati 140 miliardi. Mediamente una legge di bilancio per un anno vale 20-35 miliardi. Qualcosa non deve aver funzionato se, quando sono stati immaginati questi provvedimenti, è stato stimato che il Superbonus sarebbe costato 6 miliardi e invece ne costerà più di 100", ha aggiunto.

Su cosa non ha funzionato, ha detto: "Le stime erano sbagliate, anche come queste norme erano state scritte. Se abbiamo stimato a oggi circa 12 miliardi di truffe, vuol dire che le norme non erano state scritte così bene. Le cose vanno fatte con un certo criterio: 140 miliardi che metti da una parte li togli da un'altra. Questa misura è costata a ogni italiano. Sono soldi che non abbiamo messo e non avremo da mettere per aiutare le persone più in difficoltà, perché è stato scelto di mettere in campo il Superbonus".

Meloni ironizza: "What vita privata?"

"What vita privata?". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha risposto a Bruno Vespa. "Attualmente nella mia vita non c'è nulla a parte quello che devo fare. Ginevra la porterò con me a New York, se non la portassi con me non la vedrei".

Meloni su Caivano

"Sia chiaro che non mi faccio intimidire dalle stese nelle strade", ha detto Meloni durante la registrazione di Porta a Porta, in onda stasera su Rai1 a proposito di Caivano. "Risponderemo colpo su colpo, ho deciso che dobbiamo dare un segnale forte perché lo Stato non può indietreggiare".

"Ovviamente – ha spiegato – non è solo questione di forze dell'ordine, è un lavoro lungo, sulla prevenzione, sull'educazione, in cui si deve agire tutti insieme. Ma sia chiaro che non mi faccio intimidire dalle stese della criminalità organizzata".

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