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Meloni sull’inchiesta Lobby Nera di Fanpage: “Non caccio i dirigenti Fdi per un aperitivo sbagliato”

Giorgia Meloni sull’inchiesta di Fanpage.it Lobby Nera in una intervista a La Stampa: “Dovevo cacciare Chiara Valcepina perché è andata a un aperitivo con le persone sbagliate? La verità è che c’è il fior fiore del giornalismo italiano che passa le giornate a esaminare qualsiasi profilo Facebook vicino a Fratelli d’Italia. Se lo facessero con gli altri cosa troverebbero?”.
A cura di Ida Artiaco
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"Carlo Fidanza è sospeso. Dovevo cacciare Chiara Valcepina perché è andata a un aperitivo con le persone sbagliate?". Giorgia Meloni è tornata a parlare dell'inchiesta Lobby Nera di Fanpage.it. Lo ha fatto nel corso di una intervista rilasciata al quotidiano La Stampa, rispondendo ad una domanda sull'inchiesta giornalistica su presunti fondi per la campagna elettorale di Fratelli d'Italia per le amministrative milanesi, che ha visto coinvolti tra gli altri proprio Chiara Valcepina, avvocato 47enne e attuale consigliera comunale di Milano di Fratelli d’Italia  e Carlo Fidanza, eurodeputato di Fdi.

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Su quest'ultimo ha detto: "Io Fidanza lo conosco da trent'anni, era candidato contro di me per la guida della destra giovanile. Ha cominciato giovanissimo, ama quello in cui crede, vederlo raccontato come un mostro mi ha fatto male. Non mi capacito di come una persona di quella intelligenza sia stata capace di fare un errore del genere, frequentando quella gente. Mentre sull’accusa di finanziamento illecito aspetto cosa dirà la magistratura. Sono certa che Carlo sia una persona onesta, se scoprissi che non è così cambierebbe tutto". E poi ha aggiunto: "Io ho dato indicazioni precise: non bisogna avere rapporti con Jonghi Lavarini e con persone come lui. Confido che abbiano imparato la lezione, ma credo che le persone vadano soprattutto educate. Cacciarle non è sempre la soluzione. La verità è che c’è il fior fiore del giornalismo italiano che passa le giornate a esaminare qualsiasi profilo Facebook vicino a Fratelli d’Italia. Se lo facessero con gli altri cosa troverebbero?".

Nel corso dell'intervista Meloni ha parlato anche del dopo Mattarella al Quirinale. "Draghi è una persona dotata di grande autorevolezza, ma oggi non ho gli elementi per dire come voterebbe Fratelli d’Italia davanti a una sua candidatura al Quirinale – ha precisato la leader di Fratelli d'Italia -. Comunque, credo che il mandato del premier sia strettamente legato alla figura di Mattarella. Con un nuovo presidente della Repubblica si dovrebbe tornare a elezioni, chiunque egli sia". Il metodo da seguire per eleggere il nuovo capo dello Stato "deve essere sicuramente inclusivo, più persone rappresenta e meglio è". Se si parte "dalla presunzione che debba rappresentare sempre la stessa famiglia politica, cioè la sinistra, come se tutti gli altri fossero inadeguati, non ci siamo. Non dico debba essere per forza di centrodestra, ma vorrei un arbitro capace di far rispettare le regole e ragionare solo nell’interesse della nazione". Su Berlusconi, Meloni pensa "sia stato l’uomo più processato della storia d’Italia, e credo che in questo abbia avuto un ruolo il suo impegno politico. Al mio identikit corrisponde, poi bisogna vedere se ci sono i numeri perché quelli del centrodestra non bastano".

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