Meloni sul caso di Indi Gregory: “Poche speranze, farò quello che posso per difendere la sua vita”
Giorgia Meloni ha commentato personalmente il caso di Indi Gregory, la bambina inglese di otto mesi a cui oggi il governo italiano ha conferito la cittadinanza dopo una convocazione urgente: "Dicono che non ci siano molte speranze, ma farò quello che posso per difendere la sua vita". La piccola è affetta da deperimento mitocondriale, una grave malattia generica degenerativa. Da quando è nata non è mai uscita dal Queen's Medical Center di Nottingham dove è ricoverata, e ha subito numerosi interventi. I medici britannici hanno stabilito che non è nel suo interesse proseguire le cure. Invece, l'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma – istituto della Santa sede – ha offerto ai genitori di offrire terapie specialistiche alla bambina, tentando di tenerla in vita.
Il tribunale di Londra aveva già vietato il suo trasferimento dall'Inghilterra, concordando con i medici che non era nell'interesse della piccola affrontare un rischioso viaggio per poi proseguire delle terapie che, in ogni caso, non potrebbero risolvere una patologia genetica degenerativa. Pochi giorni fa l'Alta corte londinese ha confermato in appello la decisione, e ha fissato per oggi il distacco di Indi Gregory dai macchinari che la tenevano in vita. Tuttavia, il governo italiano si è riunito poco prima e ha ufficialmente approvato un decreto per riconoscere a Gregory la cittadinanza italiana. Questo dovrebbe facilitare le procedure legali per il trasferimento. Così, i genitori hanno presentato un nuovo ricorso.
Il governo Meloni ha fatto sapere di aver preso la decisione di conferire la cittadinanza alla bambina per "l’eccezionale interesse per la comunità nazionale ad assicurare alla minore ulteriori sviluppi terapeutici, nella tutela di preminenti valori umanitari che, nel caso di specie, attengono alla salvaguardia della salute". In più, l'esecutivo si è impegnato a pagare tutte le spese mediche della famiglia.
Poco dopo, Meloni ha diffuso un messaggio sui suoi social personali: "Dicono che non ci siano molte speranze per la piccola Indi, ma fino alla fine farò quello che posso per difendere la sua vita", ha affermato. "E per difendere il diritto della sua mamma e del suo papà a fare tutto quello che possono per lei". Il legale che ha seguito il caso da parte della famiglia è Simone Pillon, ex senatore della Lega, che ha twittato: "Un grandissimo grazie al governo italiano, al presidente Giorgia Meloni a tutti i ministri e all'intero popolo italiano da parte dei familiari di Indi Gregory Ora al lavoro per rimuovere i residui ostacoli e portarla presto a Roma".