Meloni: “Sono ottimista, Italia ce la farà: lo spread è crollato nei 100 giorni con noi ai governo”
Giustizia, energia e immigrazione: la presidente del Consiglio, in una nuova puntata della rubrica social "Gli appunti di Giorgia" fa un bilancio dei primi cento giorni di governo. E parte proprio da una delle riforme più importanti per il Pnrr, su cui nelle ultime settimane non sono mancate le polemiche. "Ho lungamente parlato con il ministro Nordio nei giorni scorsi, che è impegnato su una riforma molto seria e ampia della giustizia che possa garantire tempi certi e massimo delle garanzie per chi è sotto processo e sotto indagine, ma anche il massimo delle garanzie che quando vieni condannato sconti la pena", ha detto Giorgia Meloni.
Per poi sottolineare come il suo governo non stia puntando a "misure spot". E aggiungere: "Ho visto governi che avevano la necessità di comunicare ogni giorno iniziative diverse, ma quelle iniziative non erano soluzioni. Io voglio soluzioni". Ad ogni modo, continua Meloni, le difficoltà che sta attraversando il Paese "comunque non sono come le descrive chi ci spera, dall'opposizione".
"Il governo ce la sta mettendo tutta e continuerà a mettercela tutta, con piccole iniziative necessarie e con grandi scenari fondamentali, lavorando su entrambi i livelli, con determinazione e dedizione. E io sono ottimista che questa nazione ce la farà", prosegue la leader FdI.
Anzi, prosegue Meloni, "se volessi misurare l'andamento dell'economia come è stata misurata negli ultimi anni, con lo spread che è stato il grande metro di giudizio sullo stato dell'economia italiana, dovrei dire che lo spread negli ultimi cento giorni è sceso da 236 a 175 punti base".
Parlando poi della crisi energetica, Meloni ha detto che l'Italia può diventare il nuovo hub energetico nel Mediterraneo e in Europa: "L'Italia può diventare porta di approvvigionamento energetico in Europa. Questo vuol dire posti di lavoro, tecnologia, innovazione, rimettere l'Italia dove deve stare, al centro del Mediterraneo".
Infine, la presidente del Consiglio, ha parlato del tema dell'immigrazione, affrontato anche nel suo viaggio in Libia: "Prima del Consiglio europeo sarò in alcune delle principali capitali europee per sostenere la posizione dell'Italia e convincere le principali nazioni ad aiutarci sulla rotta del Mediterraneo centrale a fare dei passi in avanti. Qualcuno ne è stato fatto, altri ne vanno fatti".
Per poi concludere: "Passi in avanti importanti ai quali bisogna aggiungere la possibilità e la capacità che l'Italia ha di avere rapporti bilaterali e contatti, presenza, nel Nord Africa anche per impedire le partenze e creare lo sviluppo affinché la gente non debba scappare da casa sua. Perché prima del diritto ad emigrare debba esserci quello a non farlo, il diritto a vivere nella propria nazione, quando non viene sfruttata, può crescere e viene sostenuta. Ed è il lavoro che l'Italia sta facendo. Un lavoro molto prezioso e che, sono sicura, darà frutti molto significativi".