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Meloni sminuisce l’incidente tra Magi e polizia albanese: “È andato tutto secondo il suo copione”

“Si è gettato davanti alla macchina del primo ministro albanese e la sicurezza l’ha fermato come farebbe in qualsiasi nazione del mondo”. Così Giorgia Meloni ha liquidato quanto avvenuto oggi in Albania, dove il deputato Riccardo Magi è stato strattonato da agenti di polizia mentre contestava la costruzione di campi migranti.
A cura di Luca Pons
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La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha commentato il caso del segretario di +Europa Riccardo Magi, che oggi mentre contestava il piano di costruzione di centri migranti in Albania è stato strattonato da alcuni agenti di polizia. La stessa premier è intervenuta, scendendo dalla sua auto per fermare lo scontro fisico, e si è poi lanciata in una polemica con il deputato. Più tardi, Meloni ha dichiarato: "Non è la prima volta che l'onorevole Magi si lancia in questo tipo di iniziative. Io, per la verità, lo avevo visto seduto durante la conferenza stampa e pensavo che avrebbe svolto la sua iniziativa, che era abbastanza prevedibile, durante la conferenza stampa, dove, tra l'altro, essendo, tra italiani, in territorio italiano, lo conoscevano".

La premier ha poi continuato: "Mi ha un po' colpito che invece abbia aspettato di trovarsi da solo tra albanesi che non potevano sapere che fosse un membro del Parlamento". Secondo la ricostruzione di Meloni, fatta durante un'intervista al Tg La7, Magi "si è gettato davanti alla macchina del primo ministro albanese e la sicurezza l'ha fermato, come farebbe, diciamo la verità, in qualsiasi nazione del mondo, perché la sicurezza è responsabile di quello che accade. Io sono scesa dall'auto, ho spiegato che si trattava di un parlamentare, non l'hanno più trattenuto, è andato come da copione previsto da Magi".

Già mentre si trovavano in territorio albanese, la presidente del Consiglio aveva polemizzato con il deputato, che è candidato alle elezioni europee: "Anche io ho fatto tante campagne elettorali in cui non sapevo se sarei arrivata alla soglia di sbarramento, perché volevo segnalare la mia esistenza". Magi ha poi replicato, parlando a Fanpage.it: "Commento vergognoso sulla campagna elettorale, quando lei stessa sta facendo tutto questo a tre giorni dalle elezioni per attrarre l'attenzione su di sé". Ha spiegato: "Pensavo fosse una visita istituzionale, per questo ho deciso di andare in Albania, per esercitare le mie funzioni di parlamentare. Ma non ho potuto visitare i centri, quindi l'incontro si è rivelato per quello che è: uno spot elettorale".

La presidente del Consiglio più tardi è tornata sulla sua esperienza con le passate campagne elettorali, e ci ha tenuto a rivendicare: "Io ho fatto molte campagne e ho fatto un'opposizione anche molto dura, mai mi sarei sognata di fare una piazzata quando il primo ministro italiano era con un omologo". Perché lì, ha insistito Meloni, "non è più una questione interna tra i partiti italiani, ma ne va della credibilità della nazione". Che però, secondo la premier, "è un problema che la sinistra non si pone molto spesso".

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