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Meloni sente Trump e vola a Londra: il piano per ricucire i rapporti tra Usa e Ucraina

Ieri Meloni ha sentito telefonicamente Donald Trump prima di raggiungere il premier britannico Keir Starmer a Londra. Per riallacciare i rapporti con Zelensky, Meloni punta a un tavolo comune con Usa, Ue e Nato. “Evitare il rischio che l’Occidente si divida”, ha detto durante il bilaterale con l’omologo inglese.
A cura di Giulia Casula
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AGGIORNAMENTO

In vista dell'incontro a Londra con Volodymyr Zelensky, ieri la premier ha sentito telefonicamente Donald Trump prima di volare a Londra per il vertice sulla difesa. Quest'oggi, i principali leader europei si siederanno al tavolo organizzato dal premier britannico Keir Starmer per discutere della situazione a Kiev, divenuta ancora più urgente dopo il duro scontro tra Trump e Zelensky di venerdì scorso. 

Il litigio nello Studio Ovale ha compromesso i rapporti tra Stati Uniti e Ucraina e ora il futuro sostegno americano a Kiev appare in bilico. Di fronte alle tensioni che si sono registrate in questi giorni tra Europa e Usa, con i leader europei che si sono affrettati a rilasciare dichiarazioni di solidarietà verso il premier ucraino, Meloni ha optato per la prudenza. La premier ha preferito non sbilanciarsi nel difficile tentativo di non smarcarsi dall'Ue, rimanendo allo stesso tempo fedele all'alleato americano.

La premier a Starmer: "Evitare che Occidente si divida"

Oggi Meloni ha incontrato il primo ministro inglese, con cui ha avuto un bilaterale prima della riunione con tutti gli altri leader. "Credo che sia molto importante evitare il rischio che l'Occidente si divida. E credo che su questo punto l'Italia e il Regno Unito possano svolgere un ruolo importante nel costruire ponti: per questo ho proposto una riunione tra gli Stati Uniti e i leader europei, perché se ci dividiamo saremo tutti più deboli", ha dichiarato la premier arrivata a Downing Street.

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Regno Unito e Italia hanno "un approccio molto simile" alle importanti questioni che la comunità internazionale è chiamata a risolvere, ha ribattuto Starmer, facendo anche un esplicito riferimento ai temi dell'economia, immigrazione e sicurezza.. "Non vedo l'ora di avere l'opportunità oggi di parlarvi delle questioni importanti che ci troviamo ad affrontare, penso che le affrontiamo con una mentalità molto simile", ha spiegato. "È fantastico averti qui in un momento cruciale", ha sottolineato secondo quanto riferiscono i media locali.

"Sono molto contenta che costruiamo di mese in mese la nostra partnership su diversi punti centrali. Sono certa che possiamo fare ancora meglio su temi come sicurezza, difesa, energia e lotta all'immigrazione irregolare e contro i trafficanti di esseri umani. Servono nuovi strumenti e nuove idee per garantire la sicurezza dei nostri cittadini", ha risposto Meloni. "Siamo tutti molto impegnati per un obiettivo che tutti vogliamo raggiungere, ovvero una pace giusta e duratura in Ucraina", ha aggiunto.

Al centro dei colloqui con Starmer il conflitto in Ucraina, "l'impegno comune per la ricerca di una pace giusta e duratura e l’importanza di mantenere l’unità euroatlantica", si legge in una nota diffusa da Palazzo Chigi. "L’incontro ha anche permesso ai due Leader di fare il punto sull’eccezionale stato delle relazioni che uniscono le due Nazioni e di discutere dei numerosi filoni dell’agenda bilaterale. Particolare attenzione è stata dedicata al contrasto alla migrazione irregolare e alla lotta alla tratta degli esseri umani, ma anche all’energia, alla promozione degli investimenti e alla cooperazione nel settore della difesa. In questo ambito, entrambi hanno riaffermato il loro impegno convinto per l’attuazione del Global Combat Air Programme (GCAP), programma di collaborazione internazionale di elevata rilevanza strategica che coinvolge Italia, Regno Unito e Giappone, con l'ambizione condivisa di sviluppare un caccia di sesta generazione", conclude la nota.

Cosa ha detto Meloni a Trump

Secondo i retroscena riportati oggi dalla stampa, nella telefonata di ieri, Meloni ha anticipato a Trump la linea che intende mantenere alla riunione con i suoi omologhi. Per ritrovare un equilibrio tra Usa e Ue, la premier starebbe puntando a organizzare un tavolo comune, magari a ridosso del Consiglio europeo straordinario del 6 marzo, a cui invitare Trump e Zelensky per riallacciare i rapporti tra i due. Il tutto dovrebbe tenersi alla presenza della Nato così da rassicurare il premier ucraino sulle garanzie di sicurezza più volte richieste.

Per Meloni la risoluzione del conflitto russo-ucraino non può prescindere dagli Stati Uniti ed è quello che ribadirà anche ai suoi colleghi europei. Al vertice sulla difesa di oggi saranno presenti, oltre ai capi di governo delle principali potenze europee, anche il segretario generale della Nato Mark Rutte, i presidenti di Commissione e Consiglio europei, Ursula von der Leyen e Antonio Costa, e i rappresentanti di Canada e Turchia.

La premier vorrebbe evitare che dalla riunione emergano ulteriori tensioni perché, come dichiarato dopo l'accaduto alla Casa Bianca, "ogni divisione dell'Occidente ci rende tutti più deboli". Dall'altra parte, Meloni dovrà fare i conti con la posizione di leader saldamente schierati al fianco dell'Ucraina, come Emmanuel Macron. Il presidente francese ha più volte ricordato a Trump che la Russia è "l'aggressore" e che "se qualcuno sta giocando alla terza guerra mondiale, il suo nome è Putin". 

Con i suoi colleghi Meloni parlerà anche di sostegno militare a Kiev e probabilmente tornerà a ribadire la sua contrarietà all'idea di Macron e Stramer di inviare un contingente europeo al confine con Mosca per gestire le eventuali operazioni di pace. Su quest'ultimo punto, la premier si è trovata davanti anche alle posizioni diverse dei suoi alleati di governo. La Lega di Matteo Salvini infatti, chiude all'ipotesi di soldati italiani in Ucraina e per il momento, l'unico spiraglio resterebbe quello di una missione Nato.

I contrasti interni alla maggioranza si sono rafforzati all'indomani del litigio alla Casa Bianca. Salvini ha elogiato l'atteggiamento di Trump e accusato Bruxelles di usare"toni bellicistici" mentre "l'Italia ha il diritto e il dovere di lavorare, insieme agli Stati Uniti a evitare la Terza guerra mondiale". Parole che hanno infastidito Forza Italia. "Matteo Salvini lo sappiamo bene, da tempo è affascinato da Trump", ha dichiarato il portavoce nazionale Raffaele Nevi, invitando i leghisti a "mantenere la calma" perché "le tifoserie non vanno mai bene in queste situazioni".

Il premier polacco Donald Tusk appoggia il piano di Meloni

Il piano di un vertice Usa-Ue per appianare le differenze e stemperare i toni avanzato da Meloni ha incassato l'appoggio del premier polacco Donald Tusk. "Sostengo l'iniziativa del primo ministro Meloni di tenere un summit tra Europa e Stati Uniti. Oggi questo sembra davvero molto necessario ed è bene che sia stata Meloni a proporlo a Trump anche per i loro rapporti che sono molto buoni", ha affermato Tusk prima di salire sull'aereo verso Londra.

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