video suggerito
video suggerito
News sul salario minimo in Italia

Meloni ribadisce la linea contraria sul salario minimo, le opposizioni: “Che senso ha incontrarci?”

Se Giorgia Meloni è così fermamente convinta della sua posizione sul salario minimo, che senso ha incontrare l’opposizione e aprire un tavolo per arrivare a una proposta condivisa? È quello che si chiedono alcuni tra coloro che sono stati convocati a Palazzo Chigi venerdì.
A cura di Annalisa Girardi
99 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

In un video diffuso sui social Giorgia Meloni ha ribadito di essere contraria al salario minimo, affermando che introducendolo si rischia il paradosso di abbassare molti più stipendi di quanti se ne alzerebbero. Le opposizioni convocate venerdì pomeriggio all'incontro a Palazzo Chigi, a questo punto, si chiedono che senso abbia aprire il dialogo, vista la chiara linea della maggioranza.

"In Italia c'è un serio problema di livelli salariali bassi. Ma se stabiliamo per legge una cifra minima oraria di retribuzione per tutti, rischieremmo il paradosso per cui il salario minimo potrebbe diventare un parametro sostitutivo e non aggiuntivo, con il risultato di abbassare gli di molti più lavoratori di quelli ai quali lo migliorerebbe. Titolo accattivante ma risultato che rischia di essere controproducente", ha detto la presidente del Consiglio, sottolineando che molti delle contrattazioni collettive stabiliscano già soglie di paga oraria più alte di nove euro l'ora, cioè della cifra proposta dall'opposizione. Meloni, ribadendo la sua posizione, ha detto di voler comunque incontrare i rappresentanti dei partiti di opposizione per provare ad arrivare a "una proposta seria condivisa". Ma, a questo punto, molti sono scettici sull'apertura della maggioranza.

"Il video di Giorgia Meloni sembra una provocazione. Continuare a sostenere che il salario minimo porterà verso il basso anche gli altri contratti di lavoro significa dire il falso o dimostra che anche la presidente del Consiglio, come molti prima di lei, non ha letto la nostra proposta che invece sostiene e rafforza la contrattazione collettiva. Se la presidente Meloni ha convocato in pompa magna le opposizioni per ribadire il suo no alla legge sul Salario minimo allora la domanda sorge spontanea. Cosa ci ha convocato a fare?", hanno scritto in una nota i leader dell'Alleanza Verdi Sinistra, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni.

Anche Michele Gubitosa, vicepresidente del Movimento Cinque Stelle, ha accusato Meloni di mentire, affermando che la proposta unitaria delle opposizioni voglia rafforzare la contrattazione collettiva, non indebolirla. E dicendo che questa argomentazione non sia altro che una scusa: " Meloni, pressata e spaventata dai sondaggi, ha dovuto fare marcia indietro sul salario minimo e, dopo mesi di rifiuti incondizionati, ha invitato le opposizioni a Palazzo Chigi. Alla vigilia del confronto, però, non può certo permettersi di dare ragione al Movimento Cinque Stelle e dunque ripesca una vecchia bufala per attaccare la nostra proposta. Se questo è lo spirito del confronto, non partiamo affatto bene. Forse la premier dovrebbe iniziare rileggendosi la nostra proposta di legge e schiarendosi le idee", ha detto il deputato Cinque Stelle.

Anche il segretario di Più Europa, Riccardo Magi, è d'accordo. "Dopo le parole di Giorgia Meloni, che sul salario minimo ha ribadito con rigidità le sue posizioni, mi chiedo che senso abbia l'incontro di venerdì con le opposizioni a Palazzo Chigi. Se c'è la volontà di aprire alla nostra proposta bene, altrimenti non regaleremo a questo governo una passerella per poter dire ‘guarda quanto siamo bravi'. Se c'è una reale volontà di dialogo, ben venga l'incontro di venerdì. Altrimenti se dovesse esserci solo un muro contro muro, meglio rivedersi in Parlamento e vedere chi vuole il salario minimo e chi no", ha scritto su Twitter.

99 CONDIVISIONI
90 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views