Meloni propone l’intergruppo di centrodestra, Salvini: “Io volevo la federazione ma mi hai detto no”
Meloni rilancia, Salvini vorrebbe andare a vedere, da Forza Italia tutto tace. La leader di Fratelli d'Italia cerca di tenere stretto a sé il centrodestra: la coalizione la vede come perno centrale – dati i sondaggi più che favorevoli appena sotto il Pd – ma anche come l'outsider che ha scelto di guardare da bordo campo l'esperienza del governo Draghi. Mentre ieri sera veniva annunciato l'intergruppo al Senato tra i partiti della vecchia maggioranza – Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Liberi e Uguali – Matteo Salvini incontrava i vertici di Forza Italia, da Antonio Tajani a Mariastella Gelmini, in vista del discorso programmatico tenuto questa mattina da Mario Draghi. Meloni si trova in una coalizione di centrodestra, ma allo stesso tempo sola all'opposizione. Anzi, con un compagno improbabile alla Camera: Nicola Fratoianni.
La proposta di Giorgia Meloni è arrivata questa mattina, prima del discorso di Draghi: creare un intergruppo di centrodestra: "Se Pd, Movimento 5 Stelle e Leu hanno formato un intergruppo parlamentare per coordinare la loro attività nella maggioranza a sostegno di Draghi, evidentemente contro gli altri partiti che sostengono il governo – ha scritto Meloni in una nota rivolta agli altri partiti della coalizione – allora penso che anche il centrodestra debba dotarsi di un suo intergruppo per portare avanti il programma elettorale comune". Un passo verso Draghi? No, tutt'altro: "È utile farlo nonostante il diverso posizionamento attuale dei partiti della coalizione", ha spiegato la leader di Fratelli d'Italia. Meloni e i suoi restano saldamente all'opposizione, ma se gli alleati dovessero sentirsi minacciati dalla vecchia maggioranza saprebbero dove tornare. "Formulerò questa proposta a Salvini e Berlusconi e mi auguro possa essere accolta", ha concluso.
La risposta di Matteo Salvini non si è fatta attendere. Il leader della Lega, intervenuto a Skytg24 dopo il discorso del presidente del Consiglio al Senato, ha spiegato: "A Giorgia Meloni dico che io proposi la federazione del centrodestra e mi è stato detto di no", ma "se ora si cambia idea va benissimo". E poi ha anche rilanciato su Twitter: "Fui io a proporre la federazione di centrodestra, ma magari adesso i no si sono trasformati in sì". Porta sempre aperta dunque, ma un messaggio chiaro: quando l'ho chiesto io hai detto no, quindi ora qualcosa è cambiato, ma sono sempre io a proporre e in caso voi ad accettare. Ribadire il ruolo di leader del centrodestra è essenziale per Salvini, ora che gli equilibri si sono spostati. E soprattutto ora che Forza Italia non risponde all'appello, né dell'uno, né dell'altro, mentre Tajani rivendica su Twitter: "Il governo di tutte le forze politiche in un momento di emergenza nazionale è figlio di un'idea di Berlusconi".