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Meloni perde pezzi, Vox lascia Ecr e passa nel nuovo gruppo di Orban: Conservatori scendono a 78 seggi

Vox ha deciso di uscire dal gruppo di Ecr, facendo calare gli eurodeputati del gruppo da 84 a 78. La delegazione del partito spagnolo ultraconservatore, guidata da Santiago Abascal, ha annunciato che aderirà alla nuova piattaforma politica Patrioti per l’Europa, lanciata dal premier ungherese Viktor Orban.
A cura di Annalisa Cangemi
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Ecr perde pezzi. Vox, che alle ultime elezioni europee ha raddoppiato i seggi, passando da tre a sei, ha deciso di uscire dal gruppo, facendo calare gli eurodeputati del gruppo da 84 a 78. La delegazione del partito spagnolo ultraconservatore, guidata da Santiago Abascal, ha annunciato che lascerà il gruppo dei Conservatori e riformisti per aderire alla nuova piattaforma politica Patrioti per l'Europa, lanciata nei giorni scorsi dal premier ungherese Viktor Orban, definendola un "opportunità storica". "Giorgia Meloni rimarrà sempre un'amica e un alleata" ha sottolineato il partito sovranista in una nota ufficiale, in cui si esprime "amicizia a Giorgia Meloni", presidente del gruppo dei Conservatori, e "a Fdi".

La piattaforma, riferisce Vox, "riunirà una gran maggioranza di partiti che stanno guidando l'alternativa a popolari, socialisti ed estrema sinistra a Bruxelles". Meloni non ha fatto in tempo a celebrare gli ultimi nuovi ingressi nel gruppo di Ecr – 11 nuovi membri – che gli avevano permesso di diventare il terzo gruppo all’europarlamento.

Con l'addio della delegazione spagnola di Vox, il gruppo dell'Ecr passa quindi dagli attuali 84 membri a 78, ma resta comunque, anche se di pochissimo, avanti rispetto al gruppo di Renew (quarto all'emiciclo) che conta 76 iscritti. Ma la situazione potrebbe cambiare ancora: fonti liberali assicurano che ci sarà "un nuovo ingresso già nei prossimi giorni".

La formazione politica fondata dal premier ungherese, con l'intento di costituire un nuovo gruppo al Parlamento europeo, conta ora 38 iscritti da sei Paesi. Si tratta di Fidesz (Ungheria, 11 delegati); Ano (Repubblica Ceca, 7 deputati); Fpo (Austria, 6 deputati); Chega (Portogallo, 2 deputati), Vox (Spagna, 6 iscritti), Pvv (Paesi Bassi, 6 iscritti). Per la costituzione di un gruppo servono almeno 23 deputati da almeno sette Paesi. La composizione della nuova formazione dipende anche dalla sopravvivenza o meno di Identità e Democrazia come gruppo separato da quello degli orbaniani. Ma se il neogruppo dei Patrioti dovesse unirsi a quello di Id, la formazione, sommando anche coloro che hanno già annunciato l'interesse a entrare nei Patrioti per l'Europa (Fidesz, Ano, FPO, Chega, Vox, Lega e da questa sera anche Pvv) potrebbe arrivare a 85 seggi.

Vox ha spiegato di essere "cosciente del messaggio che milioni di europei hanno trasmesso alle elezioni in cui hanno votato con forza per un'alternativa alle politiche di Bruxelles degli ultimi anni".

"Davanti a questa situazione, le forze patriottiche che hanno aumentato la loro presenza al Parlamento europeo hanno un'opportunità storica per adempiere al mandato degli elettori, in un grande gruppo che si erga come alternativa alla coalizione di popolari, socialisti ed estrema sinistra. Una coalizione che ha avuto conseguenze specialmente devastanti per gli spagnoli in ambiti come la sicurezza, la libertà, la campagna e la sua economia, l'energia e il controllo sovrano delle decisioni che riguardano il nostro paese", ha affermato il partito di Abascal sottolineando che il "nuovo gruppo di patrioti per l'Europa risponde a questa nuova realtà, al messaggio di quegli europei che esigono un cambio di rotta radicale e urgente dell'Ue".

Per la Lega "l'adesione degli spagnoli di Vox è un segnale importantissimo", si legge in una nota. "Cresce il fronte del cambiamento in Europa, determinato a dire no alla Von der Leyen e ai socialisti" conclude il partito di Matteo Salvini, che partito che non ha partecipato alla ‘kermesse dei patrioti' Viva 24 organizzata da Vox a maggio a Madrid, a cui erano presenti la leader del Rassemblement National Marine Le Pen e, da remoto, Meloni e Orban.

Invece per Giorgia Meloni, che da tempo lavorava a un allargamento del bacino dei Conservatori e riformisti, è una doccia fredda. "Il mio ruolo è organizzare il fronte alternativo alla sinistra", aveva dichiarato Meloni. Alla kermesse di Vox, lo scorso maggio, la premier aveva detto che "un cambio in Europa è possibile se i Conservatori europei saranno uniti".

La sinistra europea, aveva detto ancora intervenendo all'evento di Madrid, "ci accusa di distruggere l'Europa e vuole occultare che sono stati loro con le loro ricette folli gli artefici del fallimento dell'Unione europea, un gigante burocratico che vuole regolare ogni aspetto delle nostre vite, mentre è incapace di darsi una chiara missione geopolitica, noi vogliamo e possiamo costruire una Ue differente e migliore dell'attuale".

Poi però la premier ha dovuto fare i conti con la realtà e incassare l'esclusione dall'accordo sui top jobs, raggiunto da Ppe, Socialisti e liberali, senza il sì dell’Italia. Il Consiglio europeo la scorsa settimana ha dato infatti il via libera alla candidatura per un secondo mandato di Ursula von der Leyen alla guida della Commissione, affidando il ruolo di presidente del Consiglio al socialista Antonio Costa, e alla liberale estone Kaja Kallas il ruolo di Alto rappresentante per la politica estera. Le nomine di von der Leyen e Kallas non sono però definitive e dovranno essere confermate dal Parlamento europeo.

La reazione di Fdi

"Saluto i colleghi di Vox con cui abbiamo condiviso cinque anni di appassionate battaglie politiche tra Bruxelles e Strasburgo. Con alcuni di loro è nato un rapporto di amicizia che va al di là degli aspetti politici. Anche se apparterremo a gruppi parlamentari diversi, sono certo che ci ritroveremo spesso fianco a fianco anche nel corso della prossima legislatura. L'Ecr è una forza politica intenzionata a cambiare l'Unione Europea, riportandola alle sue origini: un'alleanza di nazioni che fanno poche cose insieme, ma importanti. Percorreremo questa strada senza indugi e senza limitarci alla mera testimonianza". È quanto ha dichiarato il copresidente del gruppo dei conservatori al Parlamento europeo, Nicola Procaccini di Fratelli d'Italia, dopo che Vox ha comunicato l'uscita dal gruppo Ecr.

Anche Wilders aderisce al gruppo di Orban

"Siamo patrioti del Pvv, amiamo la nostra nazione. Forte e sovrana. Resistiamo all'immigrazione illegale. Difendiamo la pace e la libertà. E sosteniamo l'Ucraina. Proteggiamo la nostra eredità giudaico-cristiana. E le nostre famiglie. Vogliamo unire le forze nel Parlamento europeo e ci uniremo con orgoglio ai Patrioti per l'Europa", ha annunciato su X il leader del Pvv olandese Geert Wilders.

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