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Meloni nominata presidente dei Conservatori europei: prima italiana alla guida dell’Ecr

Giorgia Meloni è stata nominata presidente del partito dei Conservatori e riformisti europei, l’Ecr, il gruppo all’Europarlamento di destra che non si riconosce né nel Ppe (più centrista) né nella destra più radicale guidata da Salvini e Le Pen. Meloni è la prima donna italiana (dopo Frassoni per i Verdi) a guidare un partito europeo.
A cura di Stefano Rizzuti
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Giorgia Meloni sarà la prossima presidente del partito dei Conservatori e riformisti europei, l’Ecr. Per la leader di Fratelli d’Italia arriva una nomina europea dopo la richiesta di disponibilità da parte delle diverse componenti del partito e la decisione della stessa Meloni di accettare. L’elezione è arrivata nella tarda serata di ieri: Meloni viene quindi nominata come presidente del partito che punta a rappresentare la destra di governo. Per un’italiana alla guida di un partito europeo si tratta di una prima volta (non assoluta, in realtà). Non era mai successo nei partiti più grossi, come Ppe e Pse. C’è invece un precedente con i Verdi, comunque uno dei più importanti gruppi al Parlamento europeo, di cui è stata leader per un periodo l’italiana Monica Frassoni.

La notizia, anticipata dal Corriere della Sera, viene confermata da Meloni con un post su Facebook: “Ieri ho avuto il grande onore di essere stata eletta presidente di ECR, il partito dei conservatori europei che raggruppa più di 40 partiti europei e occidentali. Ringrazio la famiglia dei conservatori per la grande fiducia che mi è stata data. Continueremo insieme a lavorare e a batterci per un’Europa confederale di Stati Liberi e Sovrani. Fratelli d’Italia è sempre più protagonista nel quadro politico internazionale: contro lo strapotere dei tecnocrati e dei burocrati, per costruire un’Europa che sappia difendere la sua identità e quella delle Nazioni che la compongono. Un’Europa di Patrioti”.

Il partito dei Conservatori e riformisti europei

L’Ecr è stato fondato nel 2009, in seguito alla creazione del gruppo al Parlamento europeo. Rappresenta la destra, allontanandosi sia da quella centrista del Ppe, sia da quella estrema, formata oggi da Lega e Front National di Marine Le Pen. Un punto di riferimento per la destra non solo europea, tanto da avere ottimi rapporti con i partiti conservatori anche al di fuori dell'Ue, come Likud in Israele e anche il Partito Repubblicano negli Stati Uniti. All’Europarlamento Ecr ha 62 deputati, meno comunque di Ppe, S&D, Renew Europe, Verdi, Id, ma più della sinistra Gue.

La scalata europea di Meloni e la leadership del centrodestra

Meloni è stata scelta alla presidenza dell’Ecr da partiti di tutta Europa, come quello del presidente polacco Duda, gli spagnoli (all’opposizione) di Vox, quelli del patto di Visegrad (tranne Orban) e altri dell’est. La nomina di Meloni a livello europeo servirà alla leader di Fdi anche per intessere rapporti più profondi in Ue e fuori dall’Ue, accreditandosi sempre più come interlocutore credibile al di fuori dell’Italia. Un’operazione che potrebbe tornare utile anche nella sfida interna – in realtà mai dichiarata – al centrodestra italiano, con l’idea di scalzare Matteo Salvini dalla sua attuale leadership, considerando il costante calo nei sondaggi della Lega e la continua ascesa di Fdi.

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