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Meloni: “Italiani ci chiedono di difendere i confini, non li tradiremo. Basta immigrazione illegale”

“I cittadini ci hanno chiesto di difendere i confini italiani e questo Governo non tradirà la parola data. Vogliamo mettere un freno all’immigrazione clandestina”: lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
A cura di Annalisa Girardi
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Mentre iniziano le operazioni di sbarco dalla Geo Barents, Giorgia Meloni si affida ai social per ribadire la linea dura del governo su migranti e Ong."In tema di sicurezza e contrasto all’immigrazione illegale, gli italiani si sono espressi alle urne, scegliendo il nostro programma e la nostra visione", ha scritto la presidente del Consiglio. "Negli ultimi anni abbiamo assistito a una gestione inadeguata del fenomeno, che ha prodotto grandi ed evidenti disagi: hotspot al collasso, sbarchi aumentati, Forze dell’Ordine allo stremo. E il tutto ha portato a un crescente clima di insicurezza generale. Il nostro obiettivo è difendere la legalità, la sicurezza e la dignità di ogni persona. Per questo vogliamo mettere un freno all’immigrazione clandestina, evitare nuove morti in mare e combattere i trafficanti di esseri umani", ha poi aggiunto Meloni.

Per poi affermare: "I cittadini ci hanno chiesto di difendere i confini italiani e questo governo non tradirà la parola data".

Palazzo Chigi esprime soddisfazione per la disponibilità offerta sui migranti: "Esprimiamo il nostro sentito apprezzamento per la decisione della Francia di condividere la responsabilità dell'emergenza migratoria, fino ad oggi rimasta sulle spalle dell'Italia e di pochi altri stati del Mediterraneo, aprendo i porti alla nave Ocean Viking", si legge in una nota.

"È importante proseguire in questa linea di collaborazione europea con gli Stati più esposti per la loro collocazione geografica, così da trovare una soluzione condivisa e comune, per fermare la tratta degli esseri umani e gestire in modo legale ed equilibrato il fenomeno migratorio che ha assunto dimensioni epocali. L'emergenza immigrazione è un tema europeo e come tale deve essere affrontato, nel pieno rispetto dei diritti umani e del principio di legalità". 

La Commissione europea, attraverso la portavoce Anitta Hipper, dopo aver ribadito che salvare vite umane fosse un dovere legale, aveva sottolineato: "In linea con il diritto internazionale, dovrebbe essere compiuto ogni sforzo per ridurre al minimo il tempo in cui le persone rimangono a bordo della nave di assistenza e portate in un ‘luogo sicuro'. Incoraggiamo tutte le autorità competenti a cooperare tra loro e a coordinare i loro sforzi per fornire luoghi di sicurezza adeguati per le persone a bordo".

Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, invece, da parte sua aveva commentato, intervenendo su espressioni come "carico residuale" e "sbarco selettivo": "Non prendiamo lezioni da nessuno dal punto di vista del rispetto dei diritti umani. Se vi fermate all'esegesi dell'espressione burocratica fate pure, ma non accettiamo lezioni da nessuno"

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