Meloni invoca il presidenzialismo, Pd: “Dovrà passare sui nostri corpi per cambiare Costituzione”
È ancora scontro tra Fratelli d'Italia e Partito Democratico. A poche ore dalla chiusura della campagna elettorale, sono le affermazioni di Giorgia Meloni a generare una reazione rabbiosa da diversi esponenti del Partito Democratico: "Noi in questa legislatura faremo una riforma in senso presidenziale delle istituzioni, vogliamo garantire rapporto tra rappresentante e rappresentato – ha dichiarato la leader di Fratelli d'Italia – Saremo felici se sinistra ci darà una mano, ma se gli italiani ci daranno i numeri per farlo, noi lo faremo comunque".
A rispondere è in primis Enrico Letta, segretario del Partito Democratico: "Questa destra ci dice: ‘Vinceremo e cambieremo la Costituzione da soli'. E io lo dico da Palermo: la Costituzione italiana nata dall'antifascismo e dalla Resistenza non sarà cambiata da questa destra. Gli italiani lo impediranno". A Letta si aggiunge Francesco Boccia, responsabile Regioni e Enti locali della Segreteria nazionale Pd e capolista al Senato in Puglia, che ad Andria per un comizio elettorale insieme alla sindaca, Giovanna Bruno, e il candidato nel collegio uninominale Camera, Sabino Zinni, ha ribadito: "Oggi Giorgia Meloni minaccia di cambiare la Costituzione da sola; non avevamo dubbi che lo avrebbe pensato e fatto. La nostra Costituzione è antifascista e mi dispiace per lei ma dovrà prima passare sui nostri corpi. Non le permetteremo di cambiare la Costituzione da sola. Non glielo permetteranno gli italiani. Il 25 settembre un voto per il Pd è un voto per difendere la Costituzione dagli attacchi scellerati di questa destra arrogante e post fascista".
La leader di Fratelli d'Italia ha a sua volta attaccato "La sinistra che sta lì a blaterare che tutti hanno paura ma gli unici ad avere paura sono loro perché hanno capito che sta per finire il loro sistema di potere", aggiungendo: "Ci temono gli eterni inciucisti, i trasformisti, quelli che hanno piegato le istituzioni al loro tornaconto, e fanno bene. Noi costruiremo governo saldo e coeso che rimarrà in piedi 5 anni, piaccia o no alla sinistra".