Meloni incontra JD Vance a Palazzo Chigi: “Parleremo di dazi e Ucraina, ci sono novità”

È iniziato con un intoppo l'incontro tra Giorgia Meloni e il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance: l'assenza di un traduttore. La presidente del Consiglio ha fatto per iniziare a parlare in italiano, ma poi si è accorta che non c'era nessuno per tradurre a Vance quello che diceva. Così ha dovuto aggiustarsi lei. I due si erano incontrati solo ieri a Washington (cosa che ha dato a Meloni l'opportunità per una battuta: "Non lo vedo da un sacco di tempo!"). Hanno rilasciato delle dichiarazioni prima del vertice, in un formato inedito per Palazzo Chigi, con due poltroncine davanti alle rispettive bandiere, che è sembrato voler imitare le pratiche della Casa Bianca.
"Un'altra grande occasione per rafforzare la nostra cooperazione bilaterale", l'ha definita la presidente del Consiglio, in Italia criticata dalle opposizioni perché il vertice di ieri con Trump non ha portato grandi risultati evidenti, anche se ha rafforzato politicamente la premier. "L'Italia può essere un partner estremamente importante nell'Europa e nel Mediterraneo per gli Usa, e sicuramente c'è un rapporto privilegiato tra noi del quale vado molto orgogliosa".
Passando all'inglese, Meloni ha poi ripetuto il messaggio, aggiungendo: "Sono orgogliosa che abbia deciso di trascorrere la Pasqua qui a Roma". Vance, cattolico convertito da pochi anni e subito inseritosi negli ambienti più rigidi e conservatori della Chiesa, passerà tre giorni in Italia e visiterà anche il Vaticano.
Anche il vicepresidente Usa ha iniziato con una battuta, sottolineando implicitamente la mancanza di traduzione: "Potrebbe avermi chiamato un idiota e non lo saprei, ma sarebbe nella lingua più bella che si possa immaginare, quindi non mi offenderei nemmeno. Apprezzo l'amicizia tra le nostre nazioni e anche tra noi personalmente, il presidente manda i suoi saluti a lei e agli italiani. Questa città è un posto che è stato costruito da persone che amavano gli esseri umani e amavano Dio. Essere in questa città così bella mi ispira".
Lo stesso Vance poi ha dato qualche anticipazione più sostanziale sugli argomenti dell'incontro: "Abbiamo un paio di temi importanti da discutere oggi. Voglio aggiornare la presidente del Consiglio su alcuni negoziati tra Russia e Ucraina, alcune delle cose che sono successe anche nelle ultime 24 ore, ci sono cose interessanti che riporteremo ovviamente in privato. Non voglio pregiudicare i negoziati ma ci sentiamo ottimisti sulla possibilità di portare a conclusione questa guerra brutale". Nelle ultime ore, il segretario di Stato statunitense Marco Rubio ha affermato che se non si arriverà a una tregua, gli Stati Uniti potrebbero decidere di "voltare pagina" e abbandonare la questione (nonostante Trump, in campagna elettorale, promettesse che avrebbe risolto la guerra nel giro di 48 ore).
Ma sul tavolo ci saranno anche i dazi, la questione più discussa delle ultime settimane. "Ovviamente in questo momento abbiamo anche dei grandi negoziati commerciali non solo tra Italia e Usa, ma l'intera Unione europea. Ne abbiamo parlato molto ieri con il presidente e proseguiremo oggi", ha detto Vance.
Bonelli (Avs): "Meloni accoglie chi ci ha definito parassiti"
"Oggi Giorgia Meloni accoglie a palazzo Chigi J.D. Vance, colui che solo poche settimane fa ha definito gli europei dei parassiti", ha scritto così in una nota il deputato di Avs e co-portavoce di Europa verde, Angelo Bonelli, che ha aggiunto: "Un esponente massimo dell'estrema destra trumpiana che nel 2021 dichiarava apertamente che le università non trasmettono conoscenza, ma inganni e menzogne, e che occorreva attaccarle onestamente e aggressivamente. Quelle parole non erano solo provocazioni, ma l'anticipazione di una strategia culturale e politica che oggi è diventata realtà, negli Stati Uniti come in Italia". La nota prosegue: "Negli Stati Uniti le università sono sotto attacco, sotto attacco è la libertà d'insegnamento. Ma c'è di più: centinaia di studenti vengono arrestati solo perché hanno osato esprimere dissenso rispetto al massacro in corso a Gaza. Il mondo guarda con preoccupazione a quanto accade nei campus di Columbia, Harvard, Princeton, dove migliaia di giovani stanno lottando per la libertà di pensiero, per la libertà di parola, per il diritto a dissentire. A loro va tutta la mia solidarietà – aggiunge -. In Italia, nel cosiddetto ‘decreto Sicurezza', il governo Meloni ha inserito una norma che obbliga le università a fornire informazioni ai servizi segreti sulle attività che si svolgono tra studenti e all'interno degli atenei. Un attacco gravissimo, che non ha nulla a che vedere con la sicurezza ma molto con il controllo, la repressione e la paura del dissenso".
De Luca (Pd): Meloni tour operator, in cambio di Gnl la visita di Trump in Italia
"Come avevamo purtroppo ampiamente previsto, il viaggio della premier per incontrare Trump è stato completamente inutile ed anzi si è rivelato addirittura dannoso. Meloni non ha ottenuto nulla, neppure una dichiarazione distensiva, sui dazi", ha commentato Piero De Luca, capogruppo del Pd in commissione Politiche Ue. "In compenso si è impegnata ad aumentare l'acquisto italiano di gas liquido dagli Usa, spendendo il 50% in più di quello comprato da altri Stati, e poi a realizzare 10 miliardi di investimenti di imprese italiane in Usa penalizzando quindi ulteriormente il nostro Paese. Insomma un capolavoro. In cambio però ha strappato un impegno di Trump a far visita all'Italia prossimamente dopo il suo vice Vance. Questo sì. La gita di Pasqua conferma le straordinarie doti di tour operator della premier", ha poi concluso.
Vance lascia palazzo Chigi
Intanto J.D Vance ha lasciato Palazzo Chigi dove si è svolto il colloquio bilaterale con la premier Giorgia Meloni, e successivamente il pranzo al quale hanno partecipato anche i vicepremier, Antonio Tajani e Matteo Salvini.