Meloni in Tunisia: “Migranti? Prossimi mesi ci preoccupano, lavoreremo insieme contro flussi illegali”
Dopo Algeria ed Etiopia, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni è volata nuovamente verso il continente africano, questa volta in Tunisia. Al centro della visita, ancora una volta, c'è la questione migratoria. Dalla Tunisia, infatti, sono partiti moltissimi dei richiedenti asilo sbarcati in Italia quest'anno. E con il Paese all'orlo del collasso economico, il governo teme che gli arrivi possano triplicarsi. Meloni una volta atterrata ha parlato per quasi due ore con il presidente della Repubblica tunisina, Kais Saied: un segnale di buon feeling tra i due leader, hanno sottolineato fonti di Palazzo Chigi.
Per poi raccontare come le delegazioni si siano intrattenute informalmente anche su una delle terrazze del palazzo presidenziale di Cartagine per un caffè: un altro segnale, hanno detto fonti governative, del buon clima. Lo stesso presidente Saied ha avuto parole positive per Meloni: "Sono molto felice di parlare con lei dei nostri problemi. Lo dico a voce alta, oggi lei è una donna che dice a voce alta ciò che altri pensano in silenzio", ha detto il presidente tunisino prima di accoglierla.
"Questa è una visita istituzionale molto importante, Italia e Tunisia sono due nazioni storicamente legate, amiche. Dobbiamo cooperare sempre di più. La stabilizzazione del quadro politico e di sicurezza ovviamente è indispensabile per la Tunisia, ma anche per l'Italia. In questo periodo di difficoltà ho voluto confermare al presidente Saied il sostegno dell'Italia", ha detto Meloni in un punto stampa, ribadendo che il nostro Paese ha già stanziato 700 milioni di euro per aiutare l'economia tunisina.
"Ho raccontato al presidente Saied gli sforzi che stiamo facendo perché si arrivi a una conclusione positiva dell'intesa tra la Tunisia e il Fondo monetario internazionale. Noi la sosteniamo con approccio pragmatico. Anche in Ue ci siamo fatti portavoce per aumentare il sostegno al governo tunisino contro la tratta di esseri umani e l'immigrazione illegale, ma anche per finanziamenti e opportunità importanti a cui sta lavorando la Commissione Ue", ha aggiunto Meloni. Per poi annunciare: "Ho dato al presidente Saied la mia disponibilità a tornare presto qui in Tunisia insieme a von der Leyen".
Meloni ha sottolineato anche l'importanza della cooperazione in materia energetica, per poi tornare a parlare dei flussi migratori: "È un tema che tocca tanto Tunisi quanto Roma. Non possiamo avere solo un approccio securitario, ne serve uno globale che possa tenere in considerazione il diritto delle persone a non dover emigrare e scappare dalle loro case solo perché non hanno alternativa".
La presidente del Consiglio ha detto che Italia e Tunisia hanno fatto finora un ottimo lavoro su questo fronte: "A maggio gli sbarchi sono diminuiti. Siamo di fronte alla stagione più difficile, non possiamo che essere preoccupati per i prossimi mesi e per questo dobbiamo rafforzare il nostro lavoro insieme. Noi in Tunisia siamo pronti a fare di più. Il nostro progetto di Piano Mattei vuole proprio parlare di una cooperazione che non sia paternalistica o predatoria, ma paritaria, che consenta a tutti di difendere i propri interessi nazionali".
Su cooperazione e sviluppo Meloni ha annunciato di aver parlato con Saied della possibilità di organizzare una conferenza internazionale a Roma. Dopo aver incontrato il presidente tunisino, Meloni si è spostata nel palazzo del governo tunisino, dove ha incontrato la prima ministra Najla Bouden Ramadan.