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Meloni: “Governo reprime libertà dei cittadini con Super Green Pass e alimenta clima di terrore”

“Invece di fare mea culpa e chiedere scusa agli italiani, il governo perservera sulla strada della repressione delle libertà con l’estensione illogica del green pass rafforzato, scegliendo di colpire le solite categorie odiate dalla sinistra”: lo ha scritto Giorgia Meloni commentando le nuove misure anti contagio del governo.
A cura di Annalisa Girardi
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Giorgia Meloni attacca le misure anti contagio del governo, accusandolo di reprimere le libertà dei cittadini attraverso il Super Green Pass. Il "I risultati dei provvedimenti che il Governo ha preso nei mesi scorsi sono sotto gli occhi di tutti: green pass, super green pass e obblighi vaccinali (imposti senza nemmeno prendersi le responsabilità) non sono serviti in nessun modo a fermare i contagi, che in questi giorni hanno toccato cifre record mai viste prima", ha scritto in un post su Facebook.

Per poi puntare il dito contro governo, Comitato tecnico scientifico e la stampa, che avrebbero "bombardato per mesi gli italiani con la bugia che gli strumenti liberticidi erano necessari ad ‘avere la garanzia di ritrovarsi tra persone non contagiose'". E  ancora: "Adesso, invece di fare mea culpa e chiedere scusa agli italiani, perseverano sulla strada della repressione delle libertà con l'estensione illogica del green pass rafforzato, scegliendo di colpire le solite categorie odiate dalla sinistra: ristoratori, albergatori, palestre e piscine".

La leader di Fratelli d'Italia quindi ha concluso: "Invece di rassicurare la popolazione sull'impatto decisamente più blando di Omicron, anche grazie ai vaccini, si continua ad alimentare il clima di terrore dell'emergenza perenne. Che è l'unico collante che può tenere insieme questo guazzabuglio di maggioranza".

Oggi le critiche non hanno riguardato solo le nuove misure inserite nell'ultimo decreto del governo, ma anche la manovra appena approvata in via definitiva alla Camera. "Fratelli d'Italia scriverà al Presidente della Repubblica Mattarella per denunciare il gravissimo atto di arroganza che il governo Draghi ha commesso nei confronti del Parlamento sull'esame della manovra finanziaria", ha detto Meloni, accusando la maggioranza di aver "espropriato le Camere del diritto di esaminare la legge più importante dello Stato" e di aver "violato ogni regola prevista sui tempi di discussione, imponendo inoltre maxi-emendamenti e voto di fiducia".

Non è comunque solo una critica nel metodo, perché secondo Meloni si tratterebbe anche di "una legge di bilancio senz'anima, che non ha una strategia complessiva per uscire dalla crisi economica, sostenere le imprese e rilanciare l'occupazione". La leader di Fratelli d'Italia ha quindi concluso: "Una maggioranza sgangherata che produce una finanziaria altrettanto inadeguata, riempita di marchette per accontentare questo o quel partito".

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