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Opinioni

Meloni e Salvini, ma seriamente volete paragonarvi a Richard Gere?

Meloni e Salvini hanno stretto una nuova alleanza contro l’attore e attivista americano Richard Gere. Da quando Richard Gere è stato ammesso come testimone nel processo a carico dell’ex ministro degli Interni, Meloni ha detto che “Richard Gere è un attore in cerca di visibilità”, e Salvini ha sbuffato “al processo gli chiederò un autografo da portare a mia mamma”
A cura di Saverio Tommasi
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Richard Gere
Richard Gere

Giorgia Meloni, a proposito di Richard Gere che verrà in Italia a testimoniare nel processo contro Matteo Salvini, ha dichiarato: "È un attore che ha bisogno di visibilità". Che come battuta, bisogna ammetterlo, sarebbe fantastica; però Giorgia Meloni parlava seriamente.

Facciamo un passo indietro fino al 2019.
"Li porti nella sua villa in America", aveva detto l'ex ministro degli Interni Matteo Salvini a Richard Gere, salito sulla nave spagnola Open Arms per portare viveri ai 147 migranti che per sei giorni sono rimasti a bordo della nave prima di poter sbarcare a Lampedusa. Richard Gere nell'occasione non rispose alla provocazione di Salvini, ma oggi è stato ammesso come testimone nel processo a carico dell'ex Ministro degli Interni, che ha commentato: "Quanto è serio un processo in cui verrà da Hollywood Richard Gere a testimoniare sulla mia cattiveria?"

Giorgia Meloni e Matteo Salvini hanno un problema con Richard Gere, e posso capirli.
Pensateci bene: Giorgia Meloni può vantare di aver candidato e fatto eleggere in consiglio comunale Chiara Valcepina, che nell'inchiesta di Fanpage.it si vede mentre ride all'idea di poter buttare una bomba su una nave carica di migranti, mentre Richard Gere ha vinto un Golden Globe e i migranti li ha salvati salendo su una nave da soccorso.
Matteo Salvini urla invece "porti chiusi" da qualche anno e ha ridotto i soldi destinati all'accoglienza, facendo saltare ad esempio i corsi di italiano per i rifugiati che arrivano in Italia, tutto questo mentre Richard Gere ha vinto un David di Donatello e sostiene il Movimento per l'indipendenza del Tibet, e poi ha messo all'asta la sua intera collezione di 110 chitarre e ha donato i soldi raccolti ai poveri e alle persone malate di AIDS.

Riassumendo: i paragoni con Richard Gere sono difficili, soprattutto se ti chiami Matteo Salvini o Giorgia Meloni.

L'ultima boutade in ordine di tempo è del segretario della Lega: "Al processo chiederò a Richard Gere un autografo da portare alla mia mamma". E io, caro Salvini, sono sicuro che se glielo chiederai lui te lo farà. Ma sarebbe cosa migliore se tu gli chiedessi un po' di umanità: magari tua mamma sarebbe pure contenta, di scorgerti per una volta sotto una luce che neanche lei ormai si aspetta più.

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Sono giornalista e video reporter. Realizzo reportage e documentari in forma breve, in Italia e all'estero. Scrivo libri, quando capita. Il più recente è "Siate ribelli. Praticate gentilezza". Ho sposato Fanpage.it, ed è un matrimonio felice. Racconto storie di umanità varia, mi piace incrociare le fragilità umane, senza pietismo e ribaltando il tavolo degli stereotipi. Per farlo uso le parole e le immagini. Mi nutro di video e respiro. Tutti i miei video li trovate sul canale Youmedia personale.
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