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Meloni e il governo preparano la guerra alle Ong che salvano i migranti: arriva il decreto Sicurezza

Il governo Meloni si prepara a varare il decreto Sicurezza – che dovrebbe arrivare oggi in Consiglio dei ministri – con cui stabilirà un “codice di condotta” per le navi delle Ong che salvano i migranti nel Mediterraneo.
A cura di Tommaso Coluzzi
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L'ultimo Consiglio dei ministri dell'anno, che si terrà oggi pomeriggio intorno alle 18 a Palazzo Chigi, approverà quasi certamente un nuovo decreto Sicurezza. Il governo Meloni si riunirà per decidere su una questione da sempre prioritaria per il centrodestra, che ne ha fatto una questione identitaria e che ha – nelle scorse settimane – ripreso in mano con forza: il tema migranti. Dopo le liti con la Francia, lo stop alle navi delle Ong, gli sbarchi selettivi, tutto nelle prime settimane di governo, Meloni e i suoi ministri sono stati concentrati sulla legge di Bilancio. Ma ora, con la manovra che si appresta ad essere approvata in definitiva al Senato, l'esecutivo può tornare a occuparsi dei migranti.

Nel testo del nuovo decreto Sicurezza ci sarà sicuramente il codice di condotta per le navi delle Ong. Regole ben precise da seguire per le imbarcazioni umanitarie e i loro equipaggi, che salvano i migranti nel Mediterraneo: le navi potranno compiere un unico salvataggio alla volta in mare, poi dovranno chiedere immediatamente l'approdo in un porto sicuro dopo aver informato le autorità, con i trasbordi tra un'imbarcazione e l'altra rigorosamente vietati; ai naufraghi a bordo, inoltre, va chiesto se intendano fare richiesta di protezione internazionale, affinché se ne faccia carico il Paese di bandiera della nave. Se le navi umanitarie non rispetteranno queste regole saranno sottoposte a sanzioni amministrative fino a 50mila euro, fino ad arrivare alla confisca del mezzo di trasporto marittimo.

In questo decreto Sicurezza, alla fine, dovrebbero rientrare solamente le misure in merito alla questione migranti. Ma sul tavolo del ministero dell'Interno ci sono altri temi da affrontare urgentemente, che però potrebbero finire in un altro decreto da approvare la prossima settimana: da un lato, in merito alla violenza di genere, verranno inasprite le pene per chi vìola gli ammonimenti del questore e sarà anche prevista una stretta sulle misure per prevenire la violenza, come il divieto di avvicinamento; dall'altro si riflette sull'introduzione del daspo per i minorenni, per arginare il fenomeno delle baby gang.

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