Meloni dice che non ha fatto condoni fiscali e che sugli appalti ha confermato la linea Draghi
Sono tornati gli appunti di Giorgia, il format con cui la presidente del Consiglio – rigorosamente senza contraddittorio – spiega sui suoi social cosa sta facendo il governo. Si tratta, ovviamente, di un momento puramente rivendicativo. Era diverso tempo che Meloni non compariva in questa particolare cornice. Perciò di cose da dire ce n'erano tante. Si comincia con la riforma fiscale: "Riguarda le tasse e il rapporto tra Stato e contribuenti". Alla fine "di questo lavoro" avremo "un fisco completamente nuovo". L'obiettivo è "abbassare le tasse per tutti". Poi la flat tax incrementale per tutti: "Se in un momento difficile tu lavori e produci di più lo Stato te lo riconosce". E ancora: "Abbassiamo l'Ires a patto che le imprese investano in assunzioni". Meloni dice anche di non voler "vessare" i contribuenti. "Evidentemente la repressione e basta non funziona" per contrastare l'evasione. Ma bisogna anche essere "più rigidi con chi dovesse continuare a fregarsene" del fatto che il governo ha abbassato le tasse. "Noi di condoni non ne facciamo", dice Meloni.
Poi si passa al lavoro: "Tra il gennaio e il febbraio di quest'anno in Italia sono stati creati oltre 100mila nuovi posti, più del doppio dell'anno precedente e superiore anche all'ultimo dato prima della pandemia". Secondo Meloni questo è merito del lavoro fatto dal governo sul caro bollette, che incoraggerebbe le aziende a tornare ad assumere. Poi rivendica la battaglia sul tetto europeo al prezzo del gas e si vanta del calo delle bollette dell'elettricità, che ovviamente non dipende dal governo ma dal crollo del prezzo dell'energia. La presidente del Consiglio fa anche un riepilogo delle misure contenute nell'ultimo decreto Bollette.
Meloni arriva al tanto discusso Codice degli Appalti: "Semplificazione e sburocratizzazione, l'obiettivo è fare le opere – dice la presidente del Consiglio – La soglia degli affidamenti diretti a 150mila euro è stata portata a questo livello dal governo Conte due e confermata dal governo Draghi, noi l'abbiamo resa stabile". Nel nuovo codice c'è anche la "salvaguardia dei materiali made in Italy".
Dopo un breve passaggio sulla questione terza età, Meloni passa alla sanità: "Abbiamo investito 1,1 miliardi di euro per rinforzare i pronto soccorso, perché certe scene non sono tollerabili". Limitati i medici a gettone, pene più severe per chi aggredisce i sanitari, più polizia negli ospedali pubblici e più fondi per pagare gli straordinari.
L'ultimo capitolo riguarda le tradizioni. La "difesa della cucina italiana". L'Italia è una "superpotenza alimentare" sotto l'attacco di alcune lobby. E attacca: "Arrivano nei supermercati i prodotti a base di insetti, come le farine, bone eh, per carità non lo metto in dubbio. Però facciamo che ai cittadini glielo diciamo con una bella etichetta visibile". Infine il divieto alla carne sintetica: "Siamo la prima nazione al mondo a farlo". Ma il tema "non è vietare, è difendere".