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Meloni dice che non è umano lasciare i migranti agli scafisti, Fratoianni: “Neanche lasciarli annegare”

Botta e risposta tra Meloni e Fratoianni sull’immigrazione. La premier: “Disumano lasciare campo libero a trafficanti senza scrupoli”. Il leader di Si: “Non è umano neanche lasciare morire i naufraghi in mezzo al mare”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Botta e risposta tra la premier Giorgia Meloni e il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. Questa mattina la presidente del Consiglio, intervenendo all'Europa Forum Wachau, all'Abbazia di Göttweig, in Bassa Austria, ha detto che sull'immigrazione ci vuole un cambio di passo.

"In tema di migrazioni occorre avere il coraggio di un approccio completamente nuovo. Abbiamo vissuto un lungo tempo in cui chi chiedeva di governare i flussi migratori illegali veniva considerato disumano o razzista. E chi favoriva il fenomeno veniva considerato umano e solidale. Ma è davvero umano lasciare campo libero a trafficanti senza scrupoli, che si fanno pagare 9mila euro per un viaggio della speranza che produce migliaia di morti nel Mediterraneo? È umano lasciare che gli scafisti decidano chi può arrivare o meno in Europa, sulla base dei soldi che si hanno? È umano litigare fra noi su chi si debba prendere carico di queste persone? È umano lasciare queste persone nelle periferie delle nostre metropoli a spacciare droga o nelle mani della criminalità organizzata?", ha detto la premier.

"Umano è fare cooperazione allo sviluppo, umano è che se hai diritto a venire in Europa, tu non debba pagare degli scafisti. E bisogna distinguere i rifugiati dai migranti economici, due materie diversi. Lavorare con Paesi di partenza e transito, formare le persone che possono arrivare in Europa, dare loro una vita dignitosa", ha aggiunto.

La replica di Nicola Fratoianni

Poche ore dopo è arrivata la replica di Nicola Fratoianni, parlamentare di Avs: "No Presidente Meloni, non è umano lasciare i migranti agli scafisti, ma non è umano neanche lasciare morire i naufraghi in mezzo al mare, e non è neanche umano farli catturare dalla Guardia Costiera libica che li riporta nei lager e li riconsegna poi agli scafisti. E anche costringere i naufraghi salvati dalle Ong a ulteriori giorni di navigazione invece di mettere fine alle loro sofferenze ha ben poco di umano", ha commentato.

"Proprio ieri – ha aggiunto – mentre il nostro parlamentare Mari spiegava nell'Aula di Montecitorio il no dell'Alleanza Verdi Sinistra al rifinanziamento alla missione internazionale in Libia, zitti zitti avete regalato e consegnato alle milizie libiche altre due motovedette con cui continueranno a fare il lavoro sporco. Lavoro sporco perché – e riprendo esattamente le parole di Mari in Parlamento – aiutare la Guardia costiera libica, sapendo di facilitare il ritorno di migliaia di persone in Libia, dove subiscono gravi e accertate violazioni dei diritti umani, rende l'Italia complice di questi crimini".

"Dal 2017 ad oggi sono sono stati ben 99.630 le donne, gli uomini e i bambini intercettati in mare e riportati in Libia,nei campi di detenzione, dove per mesi, se non per anni, vivono in condizioni inumane e spesso sottoposte a sevizie. E su tutto questo continua – conclude Fratoianni – il vostro ipocrita e disumano silenzio".

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