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Meloni dice che la manovra non sarà stravolta in Parlamento: le misure non cambieranno

La presidente del Consiglio annuncia che la manovra economica, in sostanza, non cambierà in Parlamento. Altrimenti sarebbero delegittimati i leader di Forza Italia e Lega.
A cura di Tommaso Coluzzi
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La manovra del governo Meloni non cambierà. O almeno non sarà stravolta nella sostanza. Il che significa che l'addio al reddito di cittadinanza sarà confermato, così come la mini-pace fiscale e le misure sulle pensioni. Anche perché di margine, in questa legge di Bilancio, ce n'è davvero poco. Ammesso che le risorse destinate al contrasto al caro energia restino lì dove sono, l'esame del Parlamento sarà molto complesso. La presidente del Consiglio, però, ne fa in primis una questione politica: "Abbiamo corso contro il tempo per dare al Parlamento la possibilità di esaminare approfonditamente la manovra – dice intervistata dal Corriere della Sera – Possono arrivare certamente norme migliorative, non solo dalla maggioranza ma anche dall’opposizione". Ma "escludo che venga stravolta", perché "come si sa in Cdm siedono tanto il segretario della Lega quanto il coordinatore di Forza Italia" e "stravolgere la manovra significherebbe delegittimarli".

Insomma, il testo non arriva blindato ma quasi. La pioggia di emendamenti, che sia maggioranza che opposizione stanno preparando, si scontrerà con le limitate capacità economiche di questa legge di Bilancio e – soprattutto – con la rigidità del governo Meloni. Nella stessa intervista, la presidente del Consiglio difende il suo operato finora. E soprattutto difende la manovra, la prima del suo governo. Meloni ribadisce anche la collocazione dell'Italia in Europa e accusa le Ong che salvano i migranti di svolgere "una attività prevalentemente ideologica che ha poco a che fare con le norme del diritto internazionale in tema di salvataggio in mare, trova una naturale convergenza con gli interessi degli scafisti".

Quanto alla pandemia di Covid, invece, Meloni sottolinea di avere un "atteggiamento molto responsabile". E aggiunge: "Abbiamo per esempio prorogato l’obbligo delle mascherine in Rsa e ospedali, per proteggere anziani e fragili". È cambiato "l'approccio, non più basato sulla coercizione ma sulla responsabilizzazione e sull’informazione, e il fatto che le nostre decisioni saranno sempre basate su evidenze scientifiche", accusa ancora la presidente del Consiglio. Sui diritti civili, Meloni garantisce la libertà di tutti. Almeno a parole. Quanto alla maggioranza, invece, la leader di Fratelli d'Italia accosta la porta a Renzi e Calenda: "La maggioranza è solida e non ha bisogno di allargarsi", ma "se alcuni all’interno dell’opposizione vorranno condividere con noi alcune proposte ci sarà sempre la nostra disponibilità".

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