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Meloni dagli Usa rilancia la lotta contro “ogni tipo” di droga: “Farne uso non è un diritto”

Meloni approfitta del viaggio negli Stati Uniti per rilanciare il suo impegno contro la droga in Italia: “Tutte le droghe sono dannose e chi sostiene il contrario inganna le persone”.
A cura di Annalisa Cangemi
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La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in visita negli Stati Uniti, è intervenuta al vertice sulla droghe sintetiche voluto dal presidente Joe Biden a margine dei lavori dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York.

"Ci opponiamo a ogni tipo di droga: non c'è un diritto alla droga. Voglio mandare un chiaro messaggio: le droghe distruggono la vita delle persone e le istituzione devono fare tutto quel che posso per contrastare la produzione e il traffico di droga", ha scandito Meloni nel suo discorso.

"Siamo contrari all'uso delle droghe e non crederemo mai che esista un diritto all'uso delle droghe – ha sottolineato -. Esiste invece il dovere di agire prima che queste sostanze possano causare danni irreparabili. Siamo certi della crescente necessità di trasmettere messaggi chiari. Le droghe distruggono la vita delle persone. Tutte le droghe sono dannose e chi sostiene il contrario inganna le persone. Le istituzioni devono fare tutto il possibile per combattere la produzione e il traffico di droghe, investire nella prevenzione e sostenere coloro che si impegnano nel trattamento e nella riabilitazione".

La premier e leader di Fdi ha spiegato che il governo italiani rafforzato il suo impegno a contrasto delle droghe sintetiche, adottando un Piano nazionale per la prevenzione contro l'utilizzo di fentanyl e altri oppioidi sintetici. "Abbiamo elaborato una strategia omnicomprensiva, concentrandosi su linee di azione specifiche: la sensibilizzazione delle categorie a rischio, la standardizzazione delle procedure di laboratorio, il rafforzamento dei controlli per tenere queste sostanze fuori dal Paese e l'attivazione di servizi di emergenza in caso di overdose", ha detto, aggiungendo che il tema della prevenzione "continua ad essere il punto di partenza, insieme alla necessità di fare rete".

A giugno 2023 il governo Meloni, in occasione della ‘Giornata internazionale contro l’abuso di droga e il traffico illecito’, aveva impostato le direttrici del suo impegno contro la droga, proponendo un evento dal titolo ‘Giornata mondiale contro le droghe'. In quell'occasione, oltre a mettere ogni tipo di droga sullo stesso piano, senza fare una distinzione tra droghe leggere e droghe pesanti, guardandosi bene dal soffermarsi sui fenomeni criminali o sull'uso terapeutico della cannabis, si era limitata a invitare esclusivamente personaggi chiave del proibizionismo negli Stati Uniti: figure come Kevin Sabet e Luke Nisforatos, rispettivamente presidente e vicepresidente di Smart Approaches to Marijuana (SAM) un'organizzazione di lobbying impegnata in campagne per il contrasto alle politiche di legalizzazione e commercializzazione della cannabis negli Stati Uniti. Il risultato è stato un dibattito monodirezionale, privo di qualsiasi contraddittorio e senza un taglio scientifico.

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