Meloni convoca i sindacati, Landini a Fanpage: “Senza risposte non escludiamo lo sciopero generale”
Con una nota, Palazzo Chigi ha fatto sapere che ci sarà un incontro con i sindacati nel pomeriggio di martedì 30 maggio. I rappresentanti dei lavoratori saranno chiamati, insieme alle principali associazioni di categoria di banche e imprese, per un confronto su diversi temi. Da calendario, i sindacati avranno due ore per dire la loro su "riforme istituzionali, delega fiscale, inflazione, sicurezza sul lavoro, pensioni e produttività".
Maurizio Landini, segretario della Cgil, è stato raggiunto da Fanpage.it e ha commentato così: "Andremo naturalmente ad ascoltare cos'ha da dire il governo, visto che le nostre richieste le conosce e le nostre piattaforme le abbiamo sostenute. Questa è una prima risposta alla nostra mobilitazione, ma noi non abbiamo bisogno di tavoli e basta. Abbiamo bisogno di risposte concrete".
Landini: "Il governo non vuole parlare di precarietà, redditi, sanità"
Per Landini, uno dei punti critici di questa convocazione è che troppi argomenti sono stati esclusi completamente, soprattutto quelli più ‘caldi' nelle proteste che i sindacati hanno portato avanti nelle ultime settimane: "Mi limito ad osservare che dall'elenco che è arrivato oggi mancano dei temi: abbiamo chiesto di cancellare la precarietà, di ripristinare il reddito di cittadinanza, di investire nella sanità pubblica, di mettere dei soldi per rinnovare i contratti pubblici. Questi titoli non li ho visti, e per noi rimangono rivendicazioni".
E poi ancora: "Il governo continua a fare cassa su lavoratori dipendenti e pensionati e non va a prendere i soldi dove ci sono: da chi evade, dalle aziende che fanno super-profitti e extra-profitti che dovrebbero essere tassati e ridistribuiti per affrontare una situazione sociale che rischia l'esplosione". Dalle piazze emerge la necessità di "avere delle risposte ai problemi", ha affermato Landini. Ad esempio, "c'è bisogno di aumentare i salari, garantire la scuola, garantire la casa a chi sostanzialmente non ce l'ha. Su tutte queste cose, risposte non ci sono".
"Sciopero generale? Se non arrivano risposte non escludiamo nulla"
Peraltro, sui temi che sono stati posti dal governo le posizioni non potrebbero essere più distanti: "Sul fisco come è noto siamo contrari alla flat tax e chiediamo un cambiamento radicale delle proposte che il governo ha avanzato finora. Se il governo ha sentito la necessità – cosa che non aveva fatto in cinque mesi – di riconvocarci, vuol dire che ha sentito che c'è un malessere, un consenso che cresce attorno alle richieste del sindacato".
In ogni caso "andremo a questo confronto con il governo", ha chiarito il segretario, ma questo non significa che smetteranno le proteste. "Pensiamo che ci siano tutte le ragioni per proseguire la mobilitazione, tanto più se dai confronti non dovessero arrivare le risposte di cui abbiamo bisogno e ci fosse un'ulteriore presa di tempo". Sullo sfondo si prospetta l'ipotesi di uno sciopero generale? "Non escludiamo nulla. Nei prossimi mesi dovrà essere discussa la legge di bilancio. Se le risposte non arriveranno, la mobilitazione deve continuare".